Decidete voi come vedere questo pareggio. Come la solita occasione mancata, di una Ternana che non cede mai, oppure come una prosecuzione dei tre punti contro la Cremonese, un altro tassello di fiducia per tentare l’impossibile.
Certo, servirebbe il colpo di reni, e forse questa Ternana, soprattutto quella del primo tempo lo avrebbe meritato pure.
Aver preso gol allo scadere del primo tempo su un rimpallo non è certo un episodio fortunato, di fatto al primo tiro in porta dello Spezia. Poi la fortuna è in realtà venuta incontro ai colori rossoverdi in occasione del palo di Pessina, salvo poi tornare a non guardare nulla quando c’è stata la punizione a due in area dello Spezia. E qui verrebbe da chiedersi come mai l’arbitro ha permesso alla barriera di essere così vicina al pallone…
Rimane in bocca un sapore strano, di questa partita. Una gara certamente ordinata, giocata a tratti molto bene dai rossoverdi. In cui la mano di De Canio è stata evidente con due o tre accorgimenti di novità: un terzino destro più bloccato, un terzino sinistro con licenza di offendere. Un Defendi più largo, un Signori pronto a coprire le spalle alle sgroppate di Favalli. E poi le due punte ad attaccare la profondità, anche se stavolta non sono state sempre molto efficaci.
Ma sinceramente, al di là del fatto che Spezia era un banco di prova difficile, si sono visti dei miglioramenti. Di tenuta tattica: pochi rischi. Di identità: buone trame di gioco. E di possibili ulteriori miglioramenti: la tenuta atletica che sicuramente migliorerà.
De Canio aveva detto che avrebbe voluto più intensità, una squadra più corta e più consapevole. Crediamo che sia soddisfatto di quello che ha visto in campo. E crediamo che abbia già capito dove dover intervenire a partire già da questa settimana. Senza considerare che poi questa squadra è andata a giocarsela alla pari senza Piovaccari e Paolucci, due uomini che potrebbero sempre fare la differenza (seppur sostituiti alla grande).
Insomma: l’ultimo posto è sempre lì, le distanze sono rimaste invariate. Ma forse una piccola consapevolezza in più c’è. Chissà se basti. Di sicuro bisogna tornare a vincere il più presto possibile. Già dalla prossima settimana, per iniziare davvero la rincorsa. Altrimenti il ritardo diventerà incolmabile…
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