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Il derby è il derby!

“L’Umbria siderurgica e l’Umbria dolciario-alimentare; l’Umbria dell’acciaio e quella del cioccolato. Seppur è così poco la distanza tra i due capoluoghi, molte e sin troppo evidenti sono le differenze socio-economiche e culturali”.

(Corriere dell’Umbria, 13 dicembre 1989)

Sarebbe troppo facile buttarla sul campanilismo e sull’ esegesi tecnica-sportiva dell’ imminente derby, per tirare giù in questa sede un “inno alla guerra” (sportiva, è chiaro!) al calor bianco….

Ma, facendo per una volta esercizio di “temperanza”, ritengo preferibile redigere un editoriale dal vago sapore nostalgico e rievocativo.

Lascerò pertanto l’ analisi tattica della partita a colleghi più capaci del sottoscritto, limitandomi in questa sede a sfogliare il libro della storia della rivalità tra Terni e Perugia e, naturalmente, del derby.

Preciso anche, per doverosa correttezza, che ho tratto queste brevi note  prevalentemente dalla “rete”, un po’ trascrivendole, un po’ rielaborandole, un po’ aggiungendoci del mio. 

Ternana-Perugia, dunque.

Il derby dell’Umbria è la definizione colloquiale sotto cui ricade ogni incontro calcistico che vede contrapposte – come è noto – le formazioni della Ternana e del Perugia; le “Fere” rossoverdi, contro i “Grifoni” biancorossi.

Pur non essendo un derby nel senso stretto del termine (per intenderci, una stracittadina come Inter-Milan o Roma-Lazio), su questa partita di calcio è stata costruita la maggiore rivalità sportiva della nostra regione, nonché la sfida per antonomasia del calcio umbro, in quanto biancorossi e rossoverdi sono infatti gli unici due club umbri ad aver partecipato al campionato di Serie A, quelli che si sono incontrati più volte nelle competizioni professionistiche, i più famosi e vincenti, oltre a rappresentare le due città più grandi e le uniche due provincie dell’Umbria.

Alla base di quest’accesa rivalità c’è il fatto che perugini e ternani – pur vivendo in una delle più piccole regioni d’Italia, e nonostante i due capoluoghi di provincia distino all’incirca soltanto 80 km – mostrano delle profonde diversità sotto i tratti linguistici, sociali, economici e culturali. E qualcuno (specie dalle parti di Terni) dice anche sotto il profilo “somatico”…Ma non è sicuramente vero…

Da una parte c’è Perugia, dalle origini etrusche, capitale del cioccolato e ricca d’aspetti artistici e culturali; dall’altra c’è Terni, città dall’influenza romana, ma fondata dagli Umbri (Terni si!), un polo prettamente industriale con una lunga tradizione operaia e siderurgica.

Le due fazioni, inoltre, s’arrogano il diritto di rappresentare la totalità dell’Umbria, ognuna per ragioni proprie, peraltro dimenticandosi di altre realtà storicamente e socialmente importanti come Foligno, Gubbio, Spoleto e Orvieto (non dimenticherei inoltre Città di Castello, Todi e Narni). Donde la nascita di ulteriori rivalità accesissime, sportive e non, anche con queste genti umbre. Specie con i folignati…

Nonostante i due club abbiano entrambi disputato la Serie A, lo hanno fatto in tempi diversi, incontrandosi al massimo nei campionati di Serie B. Con i suoi 64 precedenti Ternana-Perugia è di gran lunga il derby umbro più disputato nelle competizioni professionistiche.

Il primo derby ufficiale si disputò il 18 aprile 1926, in Terza Divisione, e vide il successo fuori casa di noi “Umbri meridionali” per 3-1. La partita di ritorno si giocò il 9 maggio 1926 e questa volta furono i perugini ad avere la meglio.

Questo fu il primo e ultimo derby che si può considerare “provinciale”; nel 1927 infatti venne istituita la provincia di Terni e da allora questo match diventò senza ombra di dubbio il più importante della regione.

Nel 1931 la partita fu vinta a tavolino dal Perugia per intemperanze dei tifosi ternani (sul campo era finita 2-2). Questa, statistiche alla mano, fu l’ultima vittoria fuori casa in campionato dei cugini biancorossi per tantissimo tempo; tant’ è vero che i perugini riusciranno nuovamente ad avere la meglio sui rossoverdi solo ben settantatré anni dopo, il 1º novembre 2004, vincendo al Liberati per 0-2.

Il primo derby in una competizione professionistica fu disputato nella Coppa Italia 1938-1939, nel quale le due squadre pareggiarono a Terni per 1-1, da cui ne conseguì la ripetizione della partita a Perugia, dove vinse la compagine rossoverde per 0-2, aggiudicandosi il passaggio del turno.

Nella stessa stagione le due squadre si incontrarono per la prima volta anche in un campionato professionistico, nella Serie C 1938-1939, in cui a Terni si pareggiò per 0-0, mentre a Perugia si aggiudicarono la vittoria nuovamente i ternani per 0-1.

Personalmente ricordo con estremo piacere la prima partita di calcio alla quale, ancora bambino, assistetti al mitico Stadio Di Viale Brin; guarda caso, fu un derby tra Fere e Grifoni nella stagione 1964-65, in serie C B e finì…4-1 per la Ternana, con gol di Perli (38′ e 80′), Vaiani (50′), Barone (57′) e gol della bandiera dei perugini di Roffi (86). E ho ancora fresco il ricordo del popolo rossoverde che alla fine della partita cantava felice a squarciagola il celebre (all’ epoca) brano ecclesiastico “Inni e canti”, con il ritornello che suonava così…”Per i miseri implora il perdono…per i deboli implora pietà…” Altri tempi!

Altra partita storica, molto più recente, fu quella del 20 ottobre 1991, in Serie C1, giocata al Curi e vinta dai rossoverdi per 0-1 (celeberrimo autogol di Rosati su tiro-cross di Ghezzi e grossa rissa negli spogliatoi ,con Farris che esibì nell’ occasione una sciarpa leggermente…offensiva per i perugini). Con quella vittoria, bissata dal successo, sempre per 1-0, della gara di ritorno (con il famoso gol realizzato da Roberto D’ Ermilio, poi non a caso ribattezzato dai tifosi ternani “Derbylio”), i rossoverdi rosicchiarono quattro punti ai perugini che si dimostrarono fondamentali per la loro promozione nella cadetteria e per il mancato raggiungimento del secondo posto, valido per salire in Serie B, da parte dei biancorossi. Celebre nell’occasione l’ ira funesta di Luciano Gaucci e il colorito “rosso-tacchino” di Beppe Dossena…leggermente incazzato a seguito dell’ esito “inaspettato”  dell’ incontro…

Il Perugia si vendicherà dodici anni dopo con la vittoria in trasferta che, come già detto, mancava da più di settant’anni, e soprattutto con la partita del 9 aprile 2005 (si sarebbe dovuta giocare la settimana precedente, ma fu rinviata per la morte di papa Giovanni Paolo II), che vide lo schiacciante successo perugino per 4-0.

Alla fine della stagione, però, il Perugia perse la finale play-off contro il Torino, mentre la Ternana si salvò agevolmente, chiudendo al nono posto in classifica.

L’ ultimo derby in Prima Divisione venne disputato  nel 2007 a Terni a porte chiuse, in quanto la partita era stata giudicata a rischio incidenti in base alle nuove leggi entrate in vigore a seguito degli scontri di Catania; il match finì 2-1 per la Ternana, con gol di Zamperini a tempo scaduto.

Sempre per ragioni di sicurezza, è già accaduto che le due squadre siano state deliberatamente assegnate a gironi diversi della Lega Pro per evitare che avessero luogo scontri in occasione del derby.

E si arriva alla fine del racconto al derby d’andata, con il risultato finale di 2-2, grazie alle reti di Parigini, Bojinov, Falcinelli su rigore (più che dubbio) e Falletti; ed è storia recente, come è recente il ricordo del “Bulgaro” che, dopo il suo gol  mostrò le orecchie alla Curva Nord del Curi…

 

E ora sabato si replica.

Che sia una festa, che sia una bella “battaglia” tra tifoserie a colpi di soli sfottò, striscioni (corretti!) e goliardate, che si renda una bella immagine della nostra amata Umbria a tutta l’ Italia che ci guarderà e, possibilmente… che vinca la Ternana!

Poi, se pareggio sarà, beh…e chi lo butta via?

Massimo Minciarelli

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Massimo Minciarelli

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