Se la Ternana avesse gestito meglio i finali di partita avrebbe 7 punti in più e praticamente sarebbe già salva.
Se la Ternana avesse segnato i 3 rigori che non è riuscita a realizzare avrebbe certamente qualche punto in più che le poteva dare più ossigeno.
Se la Ternana avesse anche soltanto pareggiato con il Pisa ora avrebbe un punto in più (33) ma il Pisa sarebbe a due punti soltanto. Pensa SE avesse vinto, come magari avrebbe meritato… eh SE fosse entrato almeno uno di quei pali…
Se la Ternana non avesse buttato al vento le due vittorie contro lo Spezia non solo sarebbe fuori dalla zona caldissima, ma avrebbe anche quei famosi 5 punti sulla quart’ultima in classifica…
Con i se la classifica non si fa. E soprattutto quando le cose sono successe è inutile stare a recriminare su quello che è successo perché troppi sono i bivi all’interno di una stagione e troppe la variabili da dover prendere in considerazione. Alla fine, dopo 30 partite, la classifica non può essere molto bugiarda. Ai “se” ce ne sarebbero tanti altri da aggiungere…
Se Breda ci fosse stato dall’inizio dell’anno chissà che cosa sarebbe successo con questa media punti.
Se Favilli non si fosse infortunato e non fosse ancora a quota zero in campionato.
Se Raimondo avesse segnato anche in casa.
Se Amatucci fosse arrivato prima.
Per alcuni di questi “SE” non si può far nulla. Perché ormai è andata. Su altri invece in questo campionato che dura 8 partite si. Ma soprattutto questi se possono diventare certezze. Perché danno lo spessore delle qualità, ancora inespresse, della squadra.
Non si può chiedere di più a questi ragazzi, soprattutto nell’ultimo periodo. Ma ci sono ancora dei margini, nonostante si stia dando tutto in campo. E questo è chiaramente un vantaggio per la Ternana. Questa squadra può ancora gestire meglio (come successo contro il Cosenza, magari rischiando ancora di meno) i finali di partita, può certamente approfittare dei gol di Favilli, può ancora avere a disposizione degli scontri diretti, può ancora continuare a recuperare punti. Lavorando sui dettagli, portando dalla propria parte le situazioni mezze e mezze.
Con la convinzione e consapevolezza che le qualità ci sono e sono state dimostrate anche nelle partite in cui la squadra ha perso.
Servirà tutto in questo finale di stagione. Ma non servono colpi di scena o inversioni di rotta ad U. Serve continuare a lavorare su questa strada con ancora maggior convinzione e lucidità. Con consapevolezza e determinazione. Perché la squadra è viva, concreta, affamata, in forma. Ha bisogno di due o tre risultati utili consecutivi (meglio tre chiaramente). Per continuare a mettere paura agli altri. E soprattutto per dimostrare a sé stessa di essere pronta.
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