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Il modulo, una scelta difficile

E finalmente è arrivata, anche se con un pizzico di fortuna, la vittoria che rasserena la squadra ma le problematiche, alla luce dello sviluppo della partita di sabato scorso, sussistono ancora.

Il compito per Breda non è per nulla semplice, come non lo era per Toscano, soprattutto nello scegliere il modulo da adottare.

Finora se ne sono provati tanti, ed ognuno di essi denota pro e contro, ed ognuno di essi porta a delle decisioni che sacrificano questo o quel giocatore che magari viene giudicato anche positivamente sulle sue qualità ma non molto funzionale al modulo scelto.

Ecco perché il compito di Breda è difficile e per renderlo più semplice la società deve proteggerlo, deve dargli i più ampi poteri.

E’ vero, come affermano i tecnici ed i giocatori stessi, che quello rossoverde è un gruppo coeso, compatto ma alla lunga potrebbero insorgere dei dissapori perché magari si è impiegati poco. Ed allora è lì che deve venir fuori la forza e l’autorità dell’allenatore che, se spalleggiato dalla società, può assumere qualsiasi decisione. Naturalmente che non sia azzardata e che non assuma in sé rischi inutili.

A nostro avviso finora il modulo più efficace proposto è stato il 4-2-3-1 perché con i due davanti alla difesa la stessa è più protetta ed in rosa, poi, ci sono giocatori con caratteristiche tali da poter far ripartire l’azione in modo veloce ed efficace.

Altro compito arduo che Breda sta assolvendo con il lavoro del suo preparatore, Donatello Matarangolo, è quello di portare tutti i giocatori allo stesso livello di condizione. 

E’ un lavoro importante, che si differenzia da quello del prof. La Porta per intensità: è lì che batte forte il collaboratore di Breda che accompagna il lavoro incitando, sollecitando e stimolando i rossoverdi.

Miglioramenti, anche perché i giorni continuano a trascorrere, ce ne sono stati con alcuni giocatori che attraversano un brillante momento come Furlan, Ceravolo, Belloni, Vitale ed altri che hanno fatto progressi importanti come Grossi, Zanon e lo stesso Mazzoni, autentico protagonista sabato scorso, che sta riacquistando la giusta reattività.

Ora, archiviata la vittoria contro il Novara, la Ternana è attesa da un impegno che racchiude un grado di difficoltà elevato perché lo Spezia risulta essere una delle squadre più quadrate dell’intero campionato.

L’imperativo è quello di continuare ad evidenziare dei progressi sia nella condizione fisica che nell’interpretazione e nella lettura della partita stessa, altro aspetto da migliorare come affermato da Breda in conferenza stampa nel dopo-Novara. 

Per troppo tempo, infatti, contro la formazione di Baroni la squadra rossoverde non è stata in grado di leggere come annullare o rendere meno gravoso il predominio degli avversari a centrocampo anche se con Busellato, giocatore con caratteristiche diverse da quelle di Signorelli, in campo la situazione è nettamente migliorata.

Ivano Mari

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