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Il momento magico di Ceravolo e le sorprese di Tesser

E’ vero, ormai si deve pensare a La Spezia e al match da giocarsi contro la squadra di Bjelica, ma guai a dimenticare l’importanza della vittoria conseguita contro il Bari e gli effetti che ne sono derivati. Non solo per quello che si è visto in campo, non solo per le belle e confortanti novità registratesi nei 96 minuti di gioco, ma anche e soprattutto perché i tre punti, oltre ad essere stati importanti per la classifica, lo sono stati per ritrovare la convinzione nei propri mezzi.
E non è un caso, ad esempio, che nel secondo tempo, una volta passata in vantaggio, la squadra si è trasformata, non si è chiusa all’indietro ma ha cercato di chiudere la partita, riuscendoci con il secondo, straordinario gol di Ceravolo.
E’ lui, oggi come oggi, l’uomo in più della Ternana: è lui che lotta, rincorre, dribbla e molto spesso va anche in gol.
Ed anche di ottima fattura!
E pensare che ha rischiato, e con lui i tifosi rossoverdi, di essere ceduto per far cassa in quella dannata fase di gennaio del calciomercato. E meno male che il Trapani non abbia offerto il giusto altrimenti Ceravolo, per la gioia di qualche suo detrattore che anche oggi non manca, figurerebbe nella formazione della squadra di Cosmi.
Ma non può essere solo lui a far gol: ci devono pensare gli altri attaccanti e, soprattutto, qualche gol lo dovranno regalare alla causa rossoverde anche i centrocampisti e i difensori.
Fabio è un giocatore particolarmente fragile sul piano psicologico, almeno per quello che abbiamo capito di lui in questi anni di milizia nella Ternana. E’ un giocatore che deve sentirsi circondato da stima e fiducia, non può sentirsi sotto processo o con i fucili della critica puntati alla prima palla che sbaglia. E se non si sente in discussione, se non è consumato interiormente dalla concorrenza riesce a dare il meglio di sè stesso. D’accordo, è un limite questo, ma se non lo avesse sarebbe un giocatore di categoria superiore.
Tornando alla classifica, nello scorso numero si ipotizzava per il cammino verso la salvezza una Ternana a quota 44 alla fine del mini-ciclo di quattro partite ovvero Bari, Spezia, Perugia e Catania e l’aver raggiunto 40 punti dopo il match con i pugliesi fa vedere il futuro delle fere meno nero, pur restando sempre difficile l’obiettivo da centrare. Anche perché i risultati dagli altri campi sono stati tutti o quasi penalizzanti per la squadra rossoverde.
Altro effetto provocato dalla partita contro il Bari, poi, è quello di aver smentito coloro che imputano a Tesser di non aver coraggio, di puntare sugli stessi uomini e di essere restìo ad affidarsi a qualcosa di diverso. Senza considerare, a nostro avviso, che spesso infortuni, anche seri, e squalifiche non glielo hanno permesso.
Contro la squadra di Nicola ha sconfessato tutte queste tesi perché ha stravolto l’intero reparto di centrocampo affidando il comando a Russo, affiancandolo con due giovani di belle speranze, bravi ma non collaudati a dovere, come Valjent e Palumbo, rispettivamente 20 e 19 anni. Il centrocampo, invece, ha dato prova di affidabilità ed anche Viola, subentrato nella ripresa, si è avvantaggiato dall’avere al suo fianco due giocatori con le caratteristiche di Valjent e Russo.
In difesa, poi, largo a Janse, a destra, e a Popescu, preferito a Vitale, come quarto di difesa con tutte le incognite del caso visto che il primo non ha certamente caratteristiche difensive e che il secondo era alla prima esperienza in quel ruolo.
Insomma, il tecnico rossoverde, può piacere o meno, ma nell’occasione non si può dire che non abbia avuto coraggio e che proprio in una delle situazioni più difficili è riuscito nell’impresa di assemblare una squadra che ha tagliato le gambe ad un Bari emergente.
Al momento non si è ancora in grado di capire se Tesser continuerà sulla strada del rinnovamento o meno, anche perché qualche defezione potrebbe condizionare le sue scelte, ma qualunque decisione prenda non si può prescindere da quella rabbia agonistica, quella intensità e quell’attenzione che la squadra ha messo contro la formazione pugliese.
Solo con queste doti la Ternana può sperare di raggiungere quota 50 più agevolmente!

Ivano Mari

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Ivano Mari

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