Il pagellone del mercato rossoverde – Acri, da riconfermare subito: giù il cappello. Peccato il ritardo! Centrocampo da top, attacco completo. Dalla telenovela Avenatti a cosa manca ancora
Si è chiusa da poche ore una delle sessioni estive di calciomercato più intense degli ultimi anni, per quanto riguarda la Ternana. Si è trattata anche di una finestra impossibile da analizzare se non sotto le molteplici sfaccettature che l’hanno caratterizzata: ecco, quindi, i voti al mercato delle Fere!
Società: VOTO 6 – Il mese e più di immobilismo nel calciomercato, oltre a rappresentare una grande occasione sfumata, si tradurrà in una partenza ad handicap della Ternana nel campionato, dove affronterà gruppi più pronti e uniti. Il silenzio e l’incertezza che hanno regnato tra luglio e i primi di agosto sono probabilmente un unicum nel panorama calcistico nazionale: dopo il licenziamento di Cozzella, arrivato peraltro senza alcuna spiegazione, il suo successore si è trovato in condizioni di enormi difficoltà. Va dato atto che, dopo tutte le peripezie, il “palazzo” che Simone Longarini aveva chiesto di giudicare alla fine dell’estate pare solido e bello e che il tempo preso dalla società, alla fine, è stato tradotto in un lavoro efficace nell’ultimo mese.
Guglielmo Acri: VOTO 7,5 – Bastano i numeri a testimoniare quello che è riuscito a fare questo “consulente di mercato a tempo”. Dal 4 al 31 agosto, ovvero in 28 giorni, sono arrivati ben 16 giocatori: 14 nuovi acquisti e i 2 rinnovi di Janse e Dianda. La squadra è stata ricostruita con una celerità alla quale non eravamo assolutamente abituati e con assoluto raziocinio: a giovani di interessanti prospettive sono stati abbinati quei top di categoria che, con la loro esperienza, faranno al contempo il bene della Ternana e degli stessi giocatori dall’età più verde. Il ds a tempo determinato ha anche spiazzato completamente gli organi di informazione con alcuni colpi a sorpresa, su tutti Gonzalez e Grossi, frutto di un lavoro certosino sotto traccia. L’operato di Guglielmo Acri sul mercato della Ternana è da considerare un piccolo capolavoro, che non può non valere la riconferma: è grazie a questo signore se le Fere avranno l’organico più completo e competitivo degli ultimi 4 anni in Serie B. Pensate cosa sarebbe accaduto con due mesi a disposizione…
Portieri: VOTO 6,5 – L’erede di Brignoli è stato individuato in Mazzoni: un portiere che, a 31 anni, è per esperienza accumulata e qualità una vera e propria garanzia per la categoria. Non della stessa opinione deve essere Andrea Sala, che è voluto restare a Terni (contro i pronostici) per giocarsi, da subito, le sue carte per la maglia da titolare. Gava, under, e il neo-arrivato Pisseri vanno a formare un reparto che, con quattro portieri, è sovrasaturo. Inoltre le gerarchie, complice la squalifica di Mazzoni per le prime tre giornate, sono ancora da stabilire.
Difensori: VOTO 6,5 – A fronte della perdita di capitan Fazio, la costruzione del reparto difensivo era agevolata dalle conferme di pedine fondamentali come Masi, Valjent e Meccariello: tutti nomi sui quali c’erano degli interessamenti, ma che la Ternana ha voluto stringere a sè. Il finale di mercato ha voluto regalare un altro tassello di pregevole caratura come Zanon, oltre all’approdo di Gonzalez e agli arrivi di due giovani interessanti come Monteleone e Lo Porto. Permangono, però, in questo reparto le uniche due pecche del mercato rossoverde: alla fine, non si è riuscito a trovare il centrale mancino titolare e, nonostante l’esplicita richiesta di Toscano, non si è riportato Popescu a Terni. Si tratta, comunque, di mancanze non fondamentali, visto che è stato trovato il “sostituto” di Popescu e che di giocatori adattabili a sinistra ce ne sono, e in ogni caso quella della Ternana resta una buona difesa.
Centrocampo: VOTO 7,5 – Proprio nella ricostruzione (letteralmente) totale di questo reparto sta il capolavoro di Acri. Prima Furlan, poi Zampa e Busellato, infine i botti con Grossi, Coppola (trattativa lunghissima ed eccellente) e Signorelli: il centrocampo è stato reinventato e rinforzato in ogni suo settore, senza lasciare alcun ruolo scoperto. Ora la sana competizione, soprattutto in mezzo, e l’elevato tasso tecnico di tutti i giocatori renderanno appassionante la sfida alle maglie da titolare e, soprattutto, faranno del centrocampo della Ternana uno tra i più competitivi dell’intera Serie B. Con tutte le difficoltà già elencate, (ri)costruire da zero un reparto come il centrocampo che avrà a disposizione Toscano era un’impresa non facile, nè tantomeno scontata. Se a Palumbo serviva una chioccia, ora ha solo l’imbarazzo della scelta…
Attacco: VOTO 7 – Se non ci fosse stata la telenovela Avenatti, si sarebbe trattato del reparto su cui lavorare di meno. Invece il tira e molla relativo alla punta uruguaiana, di energie, ne ha portate via parecchie: alla fine, però, si è optato per la scelta più logica, che vedrà Felipe e le Fere crescere insieme per un altro anno ancora. Blindati, dunque, i due top Ceravolo e Avenatti, con la riconferma di Falletti e anche il riscatto di Dugandzic a inizio sessione, il reparto è stato completato numericamente e qualitativamente da una seconda punta giovane, ma già “svezzata” in Serie B, come Belloni, da un potenziale esterno d’attacco come Grossi e da Gondo, probabilmente una delle sorprese maggiori di questo mercato. Un giovane per cui è stata battuta la concorrenza di molte squadre e che, qualora non deludesse le grandi aspettative sul suo conto, potrebbe essere il crac rossoverde della stagione. Il reparto offensivo delle Fere è davvero completo sotto ogni punto di vista. Ora va recuperato Avenatti, soprattutto dal punto di vista mentale: sul suo caso, forse, un po’ più di chiarezza sarebbe stata gradita…
VOTO COMPLESSIVO AL MERCATO: 7+ – Il giudizio a 360 gradi sfora leggermente la media aritmetica. Semplicemente perchè, ad occhi chiusi e a bocce ferme, la Ternana si ritrova con l’organico, potenzialmente, migliore di questo ciclo in Serie B. Sicuramente il più completo, numericamente e qualitativamente, e il meglio assortito, con la conseguente possibilità di affrontare una stagione di 42 partite con ricambi di assoluto livello e affidabilità, senza dunque i soliti patemi relativi agli infortuni. Se qualcosa, poi, non va come previsto, si interverrà a gennaio: si chiama mercato di riparazione proprio per questo. Quella strana sensazione di normalità avvertita in tante sfaccettature di questa sessione, dalla gestione e scelta degli acquisti ai prestiti dei giovani, è stata una piacevole sorpresa, nonchè una novità per i tempi recenti della Ternana: la speranza è che si tratti solo dell’inizio di un nuovo corso, che sia nuovo per davvero. E, per quanto visto “sul campo”, ripartire da Guglielmo Acri sarebbe l’inizio giusto.