Subito un chiarimento: le considerazioni che ci apprestiamo a fare non sono figlie delle recenti prestazioni e dei gol segnati da Fabio Ceravolo. Chi ha buona memoria sa benissimo che ne abbiamo parlato spesso dall'inizio della stagione in poi. Il rinnovo contrattuale dell'attaccante calabrese è il nocciolo della questione che ci sembra giusto sollevare. Ceravolo è a scadenza di contratto. Sarebbe stato giusto e necessario trovare l'intesa per il prolungamento all'inizio del campionato. Ma siccome la Ternana di solito ha tempi lunghi di gestazione la decisione è stata procrastinata nel tempo. Tanto a lungo che a gennaio, senza Acri a portare avanti le trattative (lui d'altro canto era riuscito a strappare alla società l'incedibilità dei migliori nella sessione invernale di mercato) proprio Ceravolo è diventato l'uomo chiave delle operazioni rossoverdi. Con la sua cessione la società pensava probabilmente di ricavare il denaro necessario per andare a prendere l'attaccante centrale alternativo all'impalpabile Avenatti di questa stagione. Obiettivo Marchi della Pro Vercelli. Obiettivo saltato prima perché i piemontesi non avevano intenzione di scambiarlo con Avenatti poi perché Ceravolo ha puntato i piedi decidendo di restare in rossoverde. Attaccamento alla maglia? Scelta opportunistica visto che a giugno potrebbe svincolarsi? Forse di tutto un po' anche se il coltello dalla parte del manico all'attaccante lo ha servito la Ternana con tanto d'inchino. Ma proprio le prestazioni e i gol segnati in questa prima metà del ritorno hanno tolto ogni dubbio: Ceravolo tiene alla maglia e alla salvezza della Ternana e, stando alle dichiarazioni ufficiali, è pronto a discutere una eventuale proposta di rinnovo. Proposta però che fin qui non c'è stata. E chissà se gli sarà sottoposta visto il suo rifiuto di gennaio. Però Ceravolo da buon attaccante è diventato un vero e proprio cardine della squadra. Capitano riconosciuto anche dai compagni (Coppola gli ha riconsegnato la fascia), stimato da tutti, apprezzato in campo e fuori tanto che Mazzoni, uno che non spreca mai le parole, ha detto chiaro e tondo che, fosse per lui, Ceravolo sarebbe un uomo fondamentale anche nella Ternana della prossima stagione.
Da capire quindi quale sarà l'atteggiamento della società, quali i suoi progetti per l'anno a venire. In estate Simone Longarini ha detto chiaro e tondo che mai si sarebbe più venuto a trovare nella condizione di dover acquistare 18 giocatori in una estate, che dal gruppo di quest'anno sarebbe venuta fuori la base sulla quale costruire un futuro migliore. Poi è successo quello che tutti sappiamo: le dimissioni di Toscano prima, l'esonero di Acri poi. Un vuoto in panchina colmato piuttosto bene da Breda mentre quello in cabina di regia è rimasto tale perché Larini è stato solo consulente di mercato a meno che la sua presenza a Chiavari non costituisca un indizio per la stagione a venire. Domande che si accumulano ad altre che da tempo sono sul tavolo. Domande che meritano risposte chiare. Risposte che speriamo di ottenere prima della fine dei giochi. Non per una questione di curiosità, piuttosto perché c'è una città che merita di sapere visto che i lunghi silenzi hanno contribuito ad allontanarla sempre di più dal Liberati.
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