Il ritorno di Cristiano
Ci è voluta qualche ora in più del previsto. Ma alla fine Cristiano Lucarelli torna sulla panchina della Ternana. Senza indugi, senza pensarci troppo. Forse non c’è neanche tempo, visto che domani sera già si gioca.
Fa in tempo ad arrivare a Palermo in serata, un ritrovo con il sapore di dejavù con i suoi ex giocatori, per poi andare praticamente subito in campo a giocarsi la partita di campionato. Non conviene neanche chiedersi come giocherà la Ternana di Lucarelli-bis. Forse non lo sa neanche lui, ma lo saprà presto. Deve riannodare i fili di una squadra che fino a 3 mesi fa, anzi 3 mesi fa esatti, era sua.
Una squadra che non è riuscita a cambiare marcia, che non è riuscita ad invertire nettamente quella tendenza che aveva già iniziato ad avere nella fase finale della sua gestione.
Sarà una rivalsa il suo ritorno a Terni? Non crediamo lo sia per Lucarelli. Ci sarà certamente la voglia di mettersi di nuovo in pista, di riprendere in mano un lavoro che era stato interrotto. Non era stato interrotto il rapporto personale con il presidente, per ammissione dello stesso Bandecchi. Ci sarà modo di approfondire e sviscerare quelle cose che, lo stesso presidente, aveva detto non gli erano piaciute e non avevano funzionato, posto che magari non sia stato già fatto in questi 3 mesi.
Anche perché questo ritorno arriva dopo una dimissione, del suo predecessore. E quindi poteva essere la scelta più comoda, più scontata, più ovvia. Anche da un punto di vista economico. Oppure la più difficile, vista la separazione di tre mesi fa, non digerita bene da tutta la piazza e che quindi evoca l’errore di quella decisione.
Per questo il rientro, a prescindere, non è mai semplice. Per carattere Lucarelli non si spaventa. Ha subito preso il trolley (forse già pronto, da qualche ora!) e senza pensarci si è ributtato nella mischia. Non c’è neanche tempo di pensare a come rientrare, ma rientrare e basta. Fare subito risultato, rimettere in carreggiata una stagione che potrebbe essere a un bivio: vincere significa riprendere in mano il proprio destino e continuare a sperare nei playoff. Perdere significherebbe cominciare invece a pensare a puntellarsi per evitare spiacevoli sorprese per il futuro. Di squadre che si sono piantante nel girone di ritorno è pieno il calcio e questo certamente la Ternana non può permetterselo.
Questo è lo spirito con cui torna Lucarelli. Trovare quel carattere che aveva contraddistinto la squadra nel passato, quello che nelle ultime partite è mancato e che non è riuscito ad emergere soprattutto dopo episodi negativi, che hanno poi fatto cambiare il volto alla partita.
Poi ci sarà tempo di ridisegnare la squadra, secondo le proprie idee. Prima la sostanza: i risultati.