Il solco del popolo rossoverde

La prevendita di Ternana-Virtus Entella, a giudicare dalle informazioni che arrivano nella tarda serata di giovedì, procedono per così dire piuttosto a rilento.

E' il primo, vero, serio segnale di scollamento tra la Ternana Unicusano e la piazza. Inevitabile quando i risultati non arrivano e le prestazioni, come quella di Cesena, lasciano l'amaro in bocca (oltre che zero punti in classifica). Magari i ternani decideranno all'ultimo minuto di recarsi allo stadio, come peraltro è loro abitudine e costume non certo da ieri. Anche perchè, e pure questo dato è alla luce del sole, alla sgambatura infrasettimanale contro la Primavera di Ezio Brevi, c'erano ad assistere almeno un centinaio di persone. Il segnale della piazza è chiaro: basta chiacchiere e basta alibi, contano i fatti e soprattutto i punti.

Intanto il gruppo Ali Rossoverdi, nato nel 2013, ha deciso di rinunciare all'affiliazione alla Ternana. Mentre la Curva Nord ha richiamato la squadra, ma soprattutto la società, alle proprie responsabilità. Il sostegno dagli spalti non è mai mancato e i numeri del tifo organizzato in trasferta meritano molto di più dell'attuale ultimo posto in classifica. I mille di Frosinone e Cesena, i 700 di Empoli, i 300 e oltre di Chiavari e Cremona, e poi ancora Bari, Palermo, Salerno, Foggia, Cittadella. Nonostante il campionato deludente, per non dire fallimentare, i tifosi sono sempre stati al fianco della squadra. Lo hanno fatto in modi e maniere molto diverse, a seconda dei gruppi di appartenenza. Il tutto alimentato dai componenti stessi della grande e variegata famiglia Unicusano, ciascuno preso dalle proprie responsabilità e preoccupazioni. E si sa che quando i risultati non arrivano le cose si fanno difficili e il rischio che spuntino i personalismi cresce a dismisura.

Credere che però tutto sia perduto (siamo ad inizio febbraio) non solo è senza senso ma sarebbe un'inutile autoflagellazione. Che la Ternana abbia dei problemi è lapalissiano, che possa risollevarsi non è affatto scontato, che debba invece lasciarsi andare alla rassegnazione è l'ultimo dei pensieri da far passare per la testa in questo momento. Però il messaggio deve essere chiaro e la scelta di Ali Rossoverdi così come il comunicato della Curva Nord mettono finalmente, la Ternana Unicusano di fronte alle sue responsabilità. Sbaglia chi pensa che il messaggio sia rivolto anzi tutto ai giocatori, che sono i meno colpevoli. Ma in questo marasma sono anche gli unici che possono tirare fuori la Ternana dall'ultimo posto in classifica, ed è bene che abbiano chiaro il loro compito: gettare il cuore oltre l'ostacolo, andare oltre i propri limiti, tenere la Ternana in Serie B, compiere il secondo miracolo consecutivo e stavolta senza Liverani, Ledesma, Pettinari e Diakite.

I conti, nel bene o nel male, si faranno alla fine. Ma ancora una volta è il popolo rossoverde che traccia il solco che porta alla salvezza. Alla squadra e alla società il compito di difenderlo. Fino alla morte.