Solita storia, niente di nuovo.
La Ternana rimane sull’ottovolante delle aspettative e rimane ancora una volta senza vittoria. Ottovolante delle aspettative e non dei risultati visto che la vittoria continua a non arrivare. Arriva un altro pari, più o meno dallo stesso sapore di quello della scorsa settimana.
Ottovolante anche all’interno della stessa partita, visto l’andamento. Il Vicenza nel primo tempo appena ha alzato il ritmo ha messo in difficoltà la difesa rossoverde. La squadra non riusciva a ripartire e quindi veniva schiacciata dai padroni di casa.
Nel secondo tempo invece (grazie anche ai cambi) la Ternana cambia il ritmo e come minimo se la gioca alla pari e riesce a segnare dopo un po’ di pressing e almeno quattro occasioni importanti (di cui due enormi con Boateng).
A questa squadra, che rimane convalescente, serve ancora tempo per tornare alla vittoria. E quella che poteva essere una partita chiave (anche per poter pensare ancora ai playoff) è rimasta l’eterna incompiuta. Esattamente come la Ternana.
Ancora a fine marzo ci chiediamo come mai. Perché ogni volta ci “crediamo”, che basta poco per essere protagonisti anche se in ritardo. Giusto per orgoglio.
Anche stavolta giocato un tempo alla grande. Anche stavolta la speranza di essere usciti dal tunnel e la rabbia per non averci provato allo stesso modo dall’inizio. La Ternana ha dimostrato di poter mettere sotto i padroni di casa: perché subire così tanto nel primo tempo?
Di sicuro sono cambiati gli uomini, ma quello che crediamo sia cambiato nell’intervallo è stato qualcosa nella testa. Solo così si può spiegare.
Perché stavolta – almeno così crediamo – non c’era la strategia di correre nel primo tempo e affondare nella ripresa. Stavolta per far spazio a Paghera e Vantaggiato sono usciti due titolari (visto che Callegari gode della stima anche in proiezione futura di Gallo). Poi conta la personalità e anche il momento in cui ti trovi, per carità. Ma la squadra fra primo e secondo tempo si è letteralmente trasformata.
Intanto facciamo i complimenti a Gallo per aver ridato dignità ai rossoverdi. Un mese fa queste partite finivano malissimo. Un mese fa (anche meno se contiamo l’Imolese) bastava uno schiaffo per mandare ko le Fere. Ora si reagisce e si continua a tambureggiare.
Manca l’ultimo metro: il più complicato. Fare queste partite dall’inizio e prendersi i tre punti.
Sarebbe stato troppo importante vincere oggi. Sarebbe stato anche meritato. Avrebbe significato dare un nuovo impulso al lavoro di Gallo, un nuovo significato. Sarebbe stato importante per il morale e per l’ambiente. Sarebbe stata diversa anche la classifica (per chi ancora la guarda).
La Ternana ancora non è guarita del tutto, ma stavolta – perdonateci – anche se il pareggio è più che positivo non ci accontentiamo. Che sia un buon segno anche questo?
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