Il successo di Bisceglie vale più dei tre punti
Dopo averla vista all’opera in Coppa Italia e nelle prime giornate di campionato, mi ero convinto che questa Ternana votata al gioco non aveva le qualità o le caratteristiche per vincere partite cosiddette “sporche”. Quelle, tanto per intenderci, dove non riesci a prevalere nel palleggio, dove non costruisci tante palle gol, dove alla fine il pareggio sembra essere il risultato scontato.
La prova di Bisceglie, invece, ha detto il contrario. La Ternana ha vinto senza dominare, puntando sull’organizzazione (anche difensiva), sulla tenuta caratteriale, sfruttando una delle poche occasioni create e difendendo poi il vantaggio cercando di ampliare il margine con qualche sporadica ripartenza.
Il Bisceglie non è riuscito a trovare opportunità per il gol e così i nostri, meritatamente, sono tornati al successo in trasferta, il quinto in sei uscite.
Il fatto a mio avviso non è per niente trascurabile perché, avere la capacità di vincere anche questo tipo di gare è segno di una crescente maturità, della consapevolezza del propri mezzi e dei propri limiti.
Per questo la prestazione di Bisceglie, corroborata dal successo, pone la Ternana sotto una luce nuova. La squadra che sa arrivare facilmente al tiro e al gol ma che regalava occasioni causa qualche amnesia difensiva, lasciava sempre un dubbio: sarà possibile arrivare alla fine della stagione col risultato in tasca, obbligati ogni volta a segnare almeno un paio di gol per portare a casa il match? Dubbio lecito perché alla fine a vincere i campionati, di solito, sono le squadre che subiscono meno, quelle che sanno vincere anche quando non producono il meglio.
Per questo, forse la mia sarà una posizione controcorrente, la vittoria di Bisceglie, senza subire gol, assume una valenza fondamentale all’alba, o quasi, di una stagione ancora tutta da vivere nella quale, però, la Ternana oggi si pone in modo diverso. Da protagonista, sempre. Ma con credenziali maggiori, con qualità ulteriori che fino a domenica non le venivano riconosciute.
Ora è chiaro però che la prova di Bisceglie ha bisogno di conferme, senza farla diventare un “must” un canovaccio unico perché la Ternana vista tante altre volte all’opera, specie l’ultima contro il Catania, è una squadra che piace, che sa coinvolgere i tifosi, che genera simpatia. Ma avere la possibilità di cambiarsi d’abito e vestire con dignità, orgoglio e competenza anche quelli del “lavoratore” oltre che far piacere aggiunge crediti che strada facendo Gallo e compagni potranno riscuotere.
Magari a partire da domani sera. Perché contro l’Avellino non sarà semplice. Capuano, tecnico che all’esordio sulla panchina degli irpini ha ottenuto un eccellente 2-2 in rimonta col Bari, sa dare carica e atteggiamento tattico giusti alle proprie squadre. Facile prevedere novanta minuti duri da lottare con forza e intelligenza. Ma da mettere a frutto con un risultato pieno perché in questo girone nessuno molla specialmente le tante pretendenti ad un posto al sole.