In ritardo ma con criterio. Prende forma la Ternana che piace
L’arresto di Zadotti, i silenzi. Il nuovo organigramma societario e l’allenatore che tarda ad arrivare. I dubbi sul direttore sportivo, la scelta e la rincorsa. Manca poco alla chiusura del mercato estivo e la Ternana, nonostante sia entrata in scena meno di un mese fa, ha saputo rimediare. Lo ha fatto in modo lucido, con criterio. E’ andata a prendersi i giocatori ruolo per ruolo, dove servivano. Ricambi compresi.
Normalità? Certo. Quindi qualcosa di nuovo. Avevamo soprattutto paura che la storia si ripetesse, che potessero arrivare giocatori presi a casaccio, fuori ruolo, lasciando scoperta qualche zona del campo. Un pericoloso salto all’indietro nel tempo. Mai come stavolta la Ternana sta dando l’idea di essere una squadra ragionata, costruita con criterio. Ci sono diverse cose che abbiamo contestato a Simone Longarini. Con la stessa sincerità, aggiungendo onestà intellettuale, è giusto evidenziare che il figlio del patron aveva chiesto fiducia e ha dimostrato di non averlo fatto senza cognizione di causa. Ha rispettato un impegno che aveva preso con la piazza, vale a dire l’allestimento di una rosa competitiva. L’organico ora è quasi completo. E questa squadra piace, perché ha giovani interessanti e calciatori di categoria. Senza scomodare griglie di partenza, pronostici e fasce di classifica. Una Ternana costruita con criterio fa piacere e fa notizia. La possibilità di lottare ad armi pari con le altre, senza rattoppi, basterà per riaccendere i tifosi rossoverdi.
Peccato il ritardo, quell’occasione persa a Crotone e un’amalgama che potrebbe tardare ad arrivare. Le nuove maglie? Peccato non sia stata pubblicizzata con anticipo una presentazione dei ragazzi in piazza (si farà?), peccato le amichevoli mai giocate e quelle programmate a porte chiuse. Continuare a perdersi in un bicchier d’acqua è un peccato. A prescindere da ciò e dalle ultime ore di mercato (arriveranno davvero altri colpi?), noi siamo pronti. Questa nuova avventura ci piace.