Italternana dei giovanissimi: funzionerà?

E' stato un inizio di estate travagliata per la Ternana.

Per fortuna tutto si è concluso per in fretta e, speriamo, nel migliore dei modi.

La situazione con cui i rossoverdi si affacciavano al calciomercato non era delle più rosee: pochi giocatori, molti dei punti fermi della squadra negli ultimi anni lasciati andare via e quindi squadra da riformare completamente.

Sicuramente la cosa positiva che salta all'occhio un questo momento è la grande attività del nuovo ds Evangelisti, capace in poco tempo (siamo solo al 12 luglio) di portare a Terni 18 nuovi giocatori (tra acquisti e prestiti), con il gran colpo Plizzari, il giovanissimo portiere del Milan reduce da un meraviglioso Mondiale U20, in arrivo in prestito annuale dalla società lombarda.

Da notare è anche la bassissima età media degli acquisti, 23 anni circa, in linea con le politiche della società: spazio ai giovani.

Queste operazioni hanno permesso di spendere pochi soldi e, da notare è anche la nazionalità di tutti gli acquisti: italiana, sempre fedele alla politica di valorizzare i giocatori nostrani.

I dubbi però non sono pochi: se da un lato c'è l'entusiasmo dovuto alla grande attività sul mercato (in contrapposizione all'immobilismo prolungato della gestione passata), dall'altro c'è anche un po' di scetticismo sugli acquisti fatti.

Se è vero che Plizzari è un grande colpo (sperando giochi ai livelli del mondiale), gli altri nomi non fanno certo fare i salti di gioia ai tifosi: ci sono per esempio gli 8 giocatori arrivati dal Fondi che, nonostante tutta la speranza che possiamo riporre in loro, non ci sembrano in grado di farci fare quel salto di qualità tanto atteso e sperato. Lieti di essere smentiti, naturalmente.

La poca esperienza è un altro fattore che ci fa storcere un po' il naso: se è vero che valorizzare i giovani è sempre cosa buona e giusta, è anche vero che il campionato di serie B è lungo, difficile e pieno di insidie e, presentarsi con la maggior parte dei giocatori che saranno alla loro prima esperienza nella serie cadetta può rivelarsi controproducente. Tutto questo risulta ancora più evidente se messo a confronto con le dichiarazioni del nuovo patron Bandecchi: “in due anni vogliamo la A” o “siamo convinti di aver preso dei giocatori di livello che ci faranno, almeno, lottare per i playoff ”.

Detto questo, non possiamo che augurare buon lavoro a mister Pochesci, che al ritiro a Norcia attualmente in corso, si trova almeno a lavorare con una possibile squadra, cosa non di poco conto. Un grande in bocca al lupo anche a tutti i giovani che saranno protagonisti dell'annata che verrà, a loro il difficile compito di sorprenderci e farci ricredere (un po' come hanno fatto i giocatori dell'anno passato nel finale di stagione), non potrebbero farci regalo più grande.