Uno dei pezzi di disco-music che più furoreggiarono nel lontano 1979 era un single del gruppo americano degli "Imagination" che s' intitolava "Just an illusion" (Solo un' illusione)…
Un brano incalzante, suggestivo, trascinante che a suo tempo fece letteralmente scatenare i ragazzi sulle piste delle discoteche di tutto il globo.
Tornando molto indietro nel tempo, un altro celebre motivo del 1939 interpretato da Achille Tagliani, "Signora illusione", cantava ad un certo punto "Illusione…dolce chimera sei tu"… Frase al tempo ritenuta talmente scandalosa (?) che venne addirittura censurata…
A questo punto è bene precisare etimologicamente il concetto di "illusione".
Ebbene, secondo la Treccani dicesi illusione "… Inganno della mente che consiste nell’ attesa di un atto o di un fatto destinato a rimanere irrealizzato, nel concepire speranze vane, nel formarsi un’opinione inesatta (in genere troppo ottimistica o favorevole) su persone o cose, nel dar corpo a ciò che non ha consistenza reale".
Certo, il concetto di "illusione" ha da sempre affascinato l' uomo, tant' è vero il grandissimo poeta Giacomo Leopardi (guarda caso, marchigiano di Recanati…) era solito a suo tempo sostenere che "…il più solido piacere di questa vita è il piacere vano delle illusioni"…
Adesso, sostenere che i "padroni" della Ternana Calcio, in quanto di origini marchigiane, si siano perfettamente adeguati alla filosofia del Leopardi per spirito di "corregionalità" mi sembrerebbe sinceramente esagerato, dato il ben noto e apprezzato pragmatismo della famiglia Longarini, titolare, come è noto, di un gruppo veramente formidabile.
Semmai sono i tifosi della Ternana che, al momento della presa di potere dell' A.U. Simone Longarini, si sono lasciati romanticamente andare a una "ingannevole rappresentazione della mente, che ha immaginato o interpretato la realtà secondo i propri desideri e le proprie speranze" (Garzanti).
Tant'è che a quasi tutto il popolo rossoverde (sottoscritto compreso) era sembrato che l' avvento al timone della società rossoverde del giovane rampollo della potente famiglia marchigiana potesse veramente rappresentare, oltre che la rottura con un passato tutto da dimenticare, un "quid novi" foriero di chissà quali favorevoli auspici sportivi.
Ed in effetti l' entrata in scena di Longarini jr. è stata veramente dirompente!
Presenza costante in sede e, soprattutto, sul campo (addirittura in panchina!), conferenze stampa e comunicati ufficiali, stimolo e pungolo costante nei confronti di tecnico e giocatori, defenestrazione di soggetti non ritenuti all' altezza (allenatore, d.s.) e promessa di play-off sul presupposto di una rosa giocatori ritenuta dallo stesso A.U. idonea a centrare l' ambizioso progetto.
Figuriamoci a questo punto il fiorire delle "illusioni" dei tifosi della Ternana, che, dopo essere stati costretti ad ingoiare rospi per un decennio abbondante, avevano realmente pensato di tornare a toccare con mano quei risultati sportivi solo appena sfiorati con Agarini (Serie A), ma poi brutalmente disattesi con l'avvento della nuova proprietà!
E invece…
E invece sono bastati appena due mesi per capire che i sogni cullati in autunno altro non erano che "pie illusioni" destinate a congelarsi con l' avvento dell' inverno…
E' stata sufficiente un' "esplosione" di Simone Longarini nel corso di un' estemporanea conferenza stampa a senso unico (leggi: senza contraddittorio) per capire che la storia sarebbe rimasta quella di sempre.
Non sappiamo sinceramente se il giovane A.U. della Ternana Calcio, peraltro tuttora in carica, sia rimasto effettivamente "deluso" dal mortificante 4-0 rifilato dai rossoverdi al Como (!) o si sia sentito tradito e abbandonato da tutte le componenti della società ternana (istituzioni, imprenditori, giornalisti e financo i tifosi), oppure e più semplicemente se si sia stancato anzitempo del "giocattolo".
Fatto sta che il "nostro" ha salutato improvvisamente e sdegnosamente baracca e burattini e se n'è tornato dalle sue parti col dire "…tornerò solo e quando saremo in zona play off…"
Come dire "periodo ipotetico del terzo tipo" !
E, da ultimo, la "bomba" di ieri: l' esonero del D.S. Guglielmo Acri, reo di chissà quali oscuri delitti e l' ingaggio al suo posto dell' ex giocatore della Lazio Sebastiano Siviglia, con l' incarico di "Club Manager" !
"Club Manager"…definizione questa coniata nel classico "Stile Longariniano" e tutta da decriptare…!
Insomma, per farla breve si è tornati a navigare a vista, privi (come al solito) di una qualsivoglia componente dirigenziale carismatica, senza un minimo di comunicazione con il mondo esterno, con una squadra che bordeggia nei "quasi bassifondi" della classifica e che, pertanto, necessiterebbe di almeno due o tre robuste iniezioni ricostituenti, ma con la prospettiva di una campagna di rinforzamento praticamente assente.
Cambiano dunque gli ingredienti, ma il sapore della minestra rimane sempre lo stesso: insipido e spesso irritante.
Che dire di più se non che "…semo nati pe' tribolà…"?
Certo è che, a cagione di tutto ciò, anche la disaffezione del pubblico rossoverde ha raggiunto nel frattempo limiti storici.
Ormai allo stadio non vengono più di 2.500 persone e quegli stessi spettatori, più che tifare, preferiscono assistere alla partita in silenzio , oppure impiegare il tempo in accese discussioni tecniche, non prive di pesanti apprezzamenti su quel giocatore o su quell' altro.
Naturalmente con l' encomiabile eccezione dei ragazzi della Curva Nord, gli unici ad estraniarsi dal coro del dissenso e sempre pronti a sostenere generosamente la squadra fino al fischio finale.
E questo sempre più manifesto disamore si legge anche sui vari muri che si occupano di questioni rossoverdi, dove all' autentica rabbia e delusione della maggior parte degli utenti, espresse talvolta anche in tono "pittoresco", fa da contraltare il "sofismo" (letteralmente: tipo di ragionamento logicamente corretto in apparenza, ma che, in realtà, porta a conclusioni false o assurde) di alcuni soggetti – pochi, per fortuna – in aperta controtendenza con la disillusa opinione generale e sempre pronti a difendere ad oltranza la proprietà; per non parlare poi di taluni altri opinionisti dell' ultim' ora che utilizzano il mezzo di discussione solo per offendere chi gli sta antipatico, ovviamente ben nascosti dietro una tastiera…
"Mala tempora currunt, sed peiora parantur" (Corrono brutti tempi, ma peggiori si preparano) diceva Cicerone ai tempi della tumultuosa fine della Repubblica Romana; ma, tornando ai giorni nostri, qui a Terni invece ancora non se ne vede la fine… E chissà quanto dovremo ancora aspettare.
E allora, per concludere questo ennesimo ironico, amaro editoriale, ci vorrebbe il compianto Massimo Catalano, che, commentando l' attuale momento del calcio ternano, direbbe sicuramente:
"Meglio giocare in Serie B, che in Eccellenza"…
Magari facendo come un altro illustre scomparso, Indro Montanelli, che diceva di votare un certo partito tappandosi il naso …
E, per quanto mi riguarda, tappandosi anche le orecchie e gli occhi.
Ma non la bocca…
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