Gino Bartali: quelli che oggi hanno i capelli bianchi se lo ricordano ancora commentare il Giro d´Italia alla televisione con la sua voce rauca e il suo naso schiacciato più da pugilatore che da ciclista ("quel naso triste da italiano allegro"…come canta Paolo Conte).
Le sue straordinarie vittorie al Giro e al Tour, gli epici duelli con Fausto Coppi se li possono invece ricordare solo i nostri nonni.
Il suo motto era "L´è tutto sbagliato, l´è tutto da rifare", un concentrato della sua proverbiale vena polemica.
Ebbene, come non riesumare questo celeberrimo aforisma del "Ginettaccio" nazionale, associandolo alla cocente delusione che ci sta regalando la nostra sin troppo amata Ternana anche in questa ennesima, tribolata stagione calcistica?
Tutti – dico tutti – eravamo convinti che la "corazzata" targata De Canio avrebbe fatto un sol boccone di questo mediocre campionato di Serie C, tanto bella, potente, abbondante ed invincibile appariva la rosa dei calciatori messa a disposizione del tecnico materano da Patron Bandecchi; il quale, rimasto scottato dalla cocente delusione inferta ai tifosi rossoverdi dopo le promesse dell'estate 2017, da uomo d'onore quale è si era subito adoperato per garantire l' immediato riscatto senza badare troppo per il sottile e, soprattutto, senza badare a spese.
Si, c'erano state le turbolente vicissitudini dell'estate dei ripescaggi a turbare la preparazione della squadra; ma De Canio aveva sempre garantito di essere riuscito a tenere fuori i giocatori dalla sarabanda di speranze e illusioni scaturite dalle alterne vicende scaturite dalle aule della giustizia sportiva ed amministrativa.
Certo, è vero che una volta risoltosi negativamente il mistero buffo del ripescaggio, si è trattato di affrontare un vero e proprio tour de force per rimettersi alla pari con tutte le altre contendenti.
Ma che problemi avrebbe potuto avere la Ternana a sopportare anche questo handicap, avendo in rosa ben due squadre di pari valore a disposizione dell'allenatore?
E infatti, all'inizio, pur con qualche titubanza e qualche preoccupazione di troppo, i nostri sembravano aver imboccato la strada giusta per ammazzare il campionato fin dalla vigilia di Natale; un po' come si fa di questi tempi con il cappone da lessare per il classico brodo con i cappelletti…
Ma poi, a partire dalla trasferta nel civettuolo stadio di Imola, qualcosa è cominciato a scricchiolare.
E appresso è venuto tutto il resto, nonostante le effimere parentesi col Gubbio, il Rimini e la Fermana; e cioè troppi risultati negativi e troppe prestazioni deludenti che hanno decisamente allontanato la Ternana dalla vetta della classifica occupata dal "brutto ma efficacissimo" Pordenone di Attilio Tesser.
Ma soprattutto, sono affiorate una preoccupante involuzione del gioco (in verità mai apparso troppo brillante e convincente anche in precedenza) ed anche delle prestazioni individuali dei giocatori che fanno veramente temere che anche per quest'anno ce la prenderemo riccamente in saccoccia!
Come se non bastasse, i rumors che provengono dallo spogliatoio fanno pensare che il bel giocattolino rossoverde potrebbe essere destinato a sfasciarsi anche questa volta.
Più che logica quindi la rabbia del Presidente Ranucci manifestata al termine dell' incredibile pareggio interno contro la modesta formazione della Giana Erminio, con conseguente immediato ritiro decretato a tempo indeterminato per tutta la truppa.
Se a quanto sopra raccontato si aggiungono le inopportune dichiarazioni di Vantaggiato ("a gennaio deciderò il da farsi"… Manco fosse CR7!) o i ventilati – meglio dire "spifferati" – conflitti tra i "mammasantissima" dello spogliatoio (sarà vero?), nonchè il pessimo impatto che ha avuto sui giocatori la notizia del duro ritiro prenatalizio imposto dalla società, il quadro appare decisamente poco allegro…
Dunque, "L è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare" ?
Direi proprio di no.
Però la dirigenza farà bene innanzitutto a mettere la museruola a chi si permette di sparare dall' interno illazioni e sospetti destabilizzanti (che magari ci sarà pure del vero; ma, come è noto, i panni sporchi si lavano in famiglia).
Poi, invece, quanto all'aspetto tecnico della vicenda, parto dall'impressione che De Canio sembrerebbe trovarsi "solo contro tutti" (o quasi) ed anche discretamente in confusione, visto che continua a cambiare modulo di partita in partita quando ormai la squadra dopo 16 gare dovrebbe avere finalmente un assetto ed un inquadramento ben definito.
Ergo, dal momento che siamo ormai alla fine del girone di andata e poi, dopo la prima di ritorno, ci sarà la sosta, penso che
sia comunque opportuno concedere al tecnico rossoverde ulteriori 3 chance per salvare la panca (Ravenna, Teramo e Rimini) e restituire tranquillità a tutto l'ambiente: 9 punti nel sacco di Babbo Natale e si potrà continuare a sperare in un rapido aggancio alla vetta della graduatoria, indipendentemente dalla qualità del gioco.
Per poi, però, puntare ad un mercato di riparazione fatto di "sostanza" più che di "nomi", compreso l' ingaggio di un Direttore Sportivo di sicura affidabilità e di provato talento.
Questo ovviamente se si vuole dare seguito al progetto di immediato ritorno in serie B proclamato sin dalla scorsa estate.
Ma se per caso la squadra, oltre a continuare a manifestare quelle vistose lacune di gioco denunciate da troppe partite a questa parte, non dovesse centrare l'obiettivo dei tre successi pieni, credo che anche il "manico" dovrebbe essere inevitabilmente messo in discussione.
Perché, da che calcio e calcio, è così che funziona, a prescindere dai rapporti più o meno amicali che possono legare la dirigenza con lo staff tecnico.
Perché gli investimenti fatti da Patron Bandecchi (degni di una squadra di vertice della Cadetteria) meritano risultati molto ma molto più positivi di quanto non lo siano stati quelli ottenuti finora.
Perché con giocatori del calibro di quelli facenti parte la rosa della Ternana, è impensabile, anzi inconcepibile navigare in terza posizione in classifica a 8 punti dalla prima, sia pure con una partita ancora da recuperare.
Ed infine perché i tifosi della Ternana meritano finalmente rispetto, dopo essere stati letteralmente presi in giro (per non dire di peggio) per tutta la passata stagione, senza dimenticare i 14 anni precedenti!
Quindi ancora non "L' è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare!", perché c'è ancora tempo e modo per rimettere a posto baracca e burattini.
Ma che ognuno si prenda le sue responsabilità sulle spalle e sappia agire di conseguenza.
Pena il definitivo distacco della tifoseria rossoverde dalla propria squadra del cuore, già manifestatosi in modo più che evidente domenica scorsa con sole 1.200 presenze allo stadio Liberati.
Quanto infine alle "curiose" esternazioni di Luciano Moggi sul presidente Stefano Ranucci, da incallito tifoso interista quale sono mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Ma si capisce perfettamente quello che penso di questo signore e che, ovviamente, mi guardo bene dall' esternare…
Ah…dimenticavo:
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