La “colpa” del sogno
Non siamo a un passo dalla Champions. E’ giusto predicare equilibrio. Ma non si può neanche evitare di guardare il panorama dalla finestra. Nelle ultime due uscite – entrambe sui social – di Bandecchi e Lucarelli troviamo lo stesso punto di vista (come spesso succede a dire la verità, anche nei momenti che mediaticamente sono sembrati più lontani) e questo è certamente un bene. Ma – almeno dal nostro punto di vista – non è corretto.
Intanto non ci sembra affatto che ci sia un’euforia fuori luogo. Tutti i discorsi fatti in questi giorni sui giornali e sui siti ternani sono tutti rivolti alla Serie A è vero. Ma perché la Ternana è a 3 punti dalla vetta, perché la Ternana ha vinto tre partite consecutive. E anche a volersi soffermare sui titoli dei quotidiani, come ha fatto l’allenatore rossoverde, si parla di “Sfide per la A” o “Ora si può sognare”. Nessun obbligo, nessun salto in avanti, nessuna mistificazione della realtà.
E’ vero, ha ragione Bandecchi quando dice che il campionato è lungo e che la classifica oggi non è veritiera. Ma per inseguire quel sogno che tutti in società (dalla presidenza alla guida tecnica) hanno evocato bisogna essere in quella posizione di classifica lì. Bisogna guardare in avanti, riuscire a capire come saranno i prossimi ostacoli. Trovare gli “esami” che questa Ternana deve superare per iscriversi regolarmente alla corsa. Senza contare che con l’andare del tempo, dopo gli esami, ci sarà anche una classifica più solida e che potrà dare indicazioni meno aleatorie.
Sappiamo benissimo che questa Ternana non ha fatto nulla, ma allo stesso modo nessuno (giornali e noi) ha mai messo in discussione la panchina di Lucarelli, tantomeno con nomi. Gli unici nomi che sono stati fatti, dopo la sfuriata presidenziale di Modena, sono stati fatti per essere smentiti. Visto che Bandecchi ha subito sgombrato il campo da qualsiasi potenziale equivoco. Ma nessun organo di informazione ternano ha mai cavalcato un’evidente stupidaggine.
Sappiamo che la Ternana ha migliorato la propria fase difensiva, sappiamo anche che gli episodi (come sempre) sono decisivi, sappiamo che una volta messa a posto la mentalità del “trattore” ci sarà modo di lavorare sulla fase offensiva (tanto più che rientreranno anche Falletti prima e Pettinari poi).
Dire che questa Ternana può sognare la SerieA non significa non essere equilibrati o pensare di essere già in Champions. Significa fotografare la realtà, con gli occhi dei “tifosi” e da ternani. Significa avere la speranza che questo gruppo, questo allenatore, questa presidenza possano regalare quello che tutta la città spera. Con la consapevolezza che sarà bellissimo, eventualmente, soltanto provarci. Rimanere incollati lì, continuare a sognare. Altrimenti che ci andiamo a fare allo stadio?
L’equilibrio a Terni c’è stato anche nell’anno fantastico della promozione. Grazie a Lucarelli il pompiere, che teneva sempre sulla corda il suo gruppo. Giusto farlo, per carità. Per mantenere alta la concentrazione. Ma se dopo 3 vittorie consecutive gli allenamenti sono blindati e vengono stoppate le interviste ci viene da chiedersi se la “colpa” è quella di crederci…