La crisi rossoverde e le domande che ci frullano in testa

La crisi rossoverde e le domande che ci frullano in testa

Quando le cose vanno male, cedere ai sentimenti è sempre il modo peggiore per approcciare al problema. Sentimenti sia positivi che negativi. Non vale né “è colpa di qualcun altro” così come il “io l’avevo detto”. E’ ridicolo e puerile. E non porta a nulla.

La vera domanda è: cosa si farà da oggi in poi per vincere le partite. Parliamoci chiaro. La situazione della Ternana è drammatica: non ci sono altri aggettivi per definirla. 6 punti sono pochissimi, la penultima posizione in classifica è preoccupante. Bisogna fare un rush incredibile ora, non preventivabile con la media che finora ha avuto la squadra. Mancano almeno 35 punti da fare in 27 partite: per fare i playout non per salvarsi. Significa avere una media da 1,29 contro gli 0,55 di adesso. Non il triplo ma quasi. E quindi come si fa?

Questa è la risposta che devono dare giocatori, allenatore, direttore e società. Perché dappertutto si trovano i punti. E se vale per quando si vince, vale anche per quando si perde.

Le domande che ci frullano in testa sono tante: proviamo a scriverle alla rinfusa. Sperando che arrivi una risposta, non necessariamente in conferenza stampa o in un’intervista. Lucarelli è stato confermato, anche dopo la sconfitta contro il Modena. E’ una conferma solida, senza scadenze? Se – facciamo tutti gli scongiuri del caso – non dovesse fare risultato contro il Venezia cosa succede? Ancora fiducia, a oltranza, o verrebbe cambiato? E quindi – eventualmente – il destino dell’allenatore sarebbe appeso alla sfida contro la seconda in classifica? E se invece dovesse perdere lo scontro diretto con lo Spezia? Avevamo parlato di Squid Games, perché ogni sfida è fondamentale. E’ questo il concetto che volevamo esprimere… La programmazione, la volontà, non può cambiare di settimana in settimana.

Ora Lucarelli è ancora consapevole e non preoccupato? Noi continuiamo ad essere preoccupati, e molto. Quali sono gli elementi che lo portano ad essere fiducioso? La squadra ha recepito questa sua fiducia? Sono consapevoli i giocatori che ci vuole coraggio da adesso in poi? 

Se quello che è stato fatto finora non ha prodotto risultati si insisterà sulla stessa strada oppure no? Il 4312 ha portato la Ternana ad essere più offensiva: verrà preso in considerazione soltanto in casi disperati? E questo è un caso disperato? Ci sono stati alcuni cambiamenti, negli interpreti. Ma queste variazioni non hanno portato (finora) effetti. La Ternana segna poco (pur creando un bel po’) e subisce sempre: ed è così da troppo tempo. Anche con il cambio di quasi tutta la squadra (eccezion fatta per la difesa).

La società ha dichiarato di dover fare una cura dimagrante per poter essere comunque competitiva, perché si poteva spendere di meno e raggiungere comunque i risultati. Come? Quest’anno la Ternana, a causa delle buonuscite che ha dovuto pagare per lasciar andare i suoi giocatori, spende al massimo un 20% in meno di quella della passata stagione. Ne è valsa la pena fare una cura dimagrante così drastica, senza avere una stagione di transizione?

La Ternana ha una squadra di B composta di tanti giovani e tanti prestiti. Con tanti giocatori che lo scorso anno erano altrove. Ci si deve basare molto sulla voglia di emergere più che sullo spirito di squadra e corporativo, a meno che non si crei. A prescindere dal campionato la maggior parte di questi nuovi giocatori il prossimo anno non sarà con la Ternana. Questo è considerato un rischio?

In questi giorni si è parlato tanto di contorno e poco di campo. C’è una visione unica in società rispetto al valore della squadra e agli obiettivi da raggiungere?

A gennaio che tipo di investimenti verranno fatti per cercare di mantenere la categoria? E’ previsto un intervento sul mercato per irrobustire la squadra, ci saranno le disponibilità economiche per poterlo fare?