La forma della lettera e la sostanza della firma

La forma della lettera e la sostanza della firma

Abbiamo sempre detto in queste due settimane che in questa ormai anche troppo dibattuta vicenda bisognava fare un passo indietro e guardare il progetto da più lontano. Che la lettera non era mai stata interpretata da Bandecchi come una costrizione ma come una visione, una bussola, un orizzonte da dover guardare tutti insieme e con la stessa intensità.

E ora che anche Lucarelli l’ha esplicitato in maniera piuttosto chiara non ci saranno più dubbi sull’argomento. Una bugia, in realtà, Lucarelli l’ha detta subito “sarò breve”. Non lo è stato affatto, breve, quasi 50 minuti di conferenza per sviscerare bene tutto e per cercare di esplicitare al massimo il suo punto di vista. Come se dovesse convincere la platea (fatta non solo dai giornalisti ma anche dai tifosi che hanno potuto seguirla), rispetto alla firma apposta.

Il problema, da nostro punto di vista, è che tutto questo tempo sia stato impiegato per una questione di forma, alle volte importante tanto quanto la sostanza. Soprattutto nel 2022. Se la comunicazione della strada in comune fosse avvenuta con un messaggio congiunto e in una forma (appunto) meno ruvida di quanto fatto in questa circostanza, ci sarebbe stato molto meno bisogno di spiegare. Alle volte le cose sono molto più semplici di quanto si voglia immaginare. Sei d’accordo o no? Fine del discorso: firmi o non firmi?

Si sarebbero evitate un sacco di discussioni e probabilmente anche un sacco di spiegazioni.

Poi però si arriva alla sostanza. E anche se ci si arriva con un po’ di ritardo, poco importa. Perché la bussola dura tutto l’anno. E dalla conferenza sono uscite delle situazioni interessanti, al di là delle spiegazioni di Lucarelli (di fatto punto per punto) sulla lettera di intenti pubblicata. Intanto la Ternana giocherà, di base, con il 4321, per permettere ai giocatori offensivi di essere letali come al solito. Il recupero di Falletti rimetterà certamente l’uruguaiano al centro del progetto e tutti gli altri (altrettanto bravi) saranno intorno a lui.  Grazie a questo canovaccio sarà possibile fare il mercato nel miglior modo possibile. Lo scorso anno era stato improntato per il 4231, quindi con esterni offensivi. Quest’anno ci aspettiamo magari un numero maggiore di centrocampisti, senza stravolgere questa squadra. E anche qui altro punto: 4 over (che naturalmente non escludono gli Under). Non sapremo mai se il discorso dei soli 4 under da inserire in squadra è stato un misunderstanding. A prescindere da tutto ora è tutto nero su bianco (un altro vantaggio se volete!) e l’importante è che arrivino giocatori di livello. Giovani o Over che siano, e che soprattutto siano bravi. Il resto – anche potersi aggiustare in corso d’opera, viene da sé.

Lo scorso anno come ha detto Lucarelli è stato un apprendistato. E ora invece si fa sul “serio”. I cambi di sistema di gioco della passata stagione servivano per assestarsi e conoscere la categoria. Sia per quanto riguarda la squadra che la guida tecnica. Ora si parte subito con le idee chiare e con un percorso già fatto.

Ora quindi – come abbiamo avuto modo di dire in passato – dalle parole di passi ai fatti. Dalla forma (che come abbiamo visto vale il giusto) alla sostanza che da sempre è la cosa più importante