La fortuna serve agli altri, non alle Fere

La fortuna serve agli altri, non alle Fere

Questa è una Ternana da like, immediato. Vista la svolta social di Bandecchi nell’ultimo periodo non si può che mettere un cuoricino (anzi due, uno rosso e uno verde) alla prestazione della Ternana. Spumeggiante, sempre in controllo della gara, solito gol regalato agli avversari (stavolta sotto forma di rigore) è vero, ma la Ternana non ha mai sofferto. Anzi.

Ha sciorinato calcio, ha creato ancora una volta valanghe di palle gol. Poteva essere più largo il punteggio se solo Torrimino non avesse deciso di sfondare la porta o se Marilungo, Damian, Partipilo o Parodi fossero stati più precisi. Ma la Ternana è ancora cresciuta. Il “problema” Liberati non si è affatto avvertito, così come il peso di dover vincere per forza. E a chi dice che questa partita si doveva vincere, gli consigliamo di andare a guardare anche gli altri. A lungo il Bari (non lasciatevi ingannare dal risultati finale) sente il fiato del Rieti sul collo. La Reggina invece ribalta la situazione soltanto al 95esimo dopo aver calciato due rigori (uno sbagliato) per due colpi di mano in area di rigore. Uno proprio all’ultimo minuto.

Ecco: quella fortuna a cui ha fatto sempre riferimento Bandecchi nelle sue esternazioni social, non serve alla Ternana, ma l’hanno avuta gli altri. Poi beninteso: la fortuna va meritata. E forse la vittoria della Reggina, arrivata in questo modo, testimonia ancora di più che è l’anno in cui vanno tutte dritte.

Ma come abbiamo sempre detto la Ternana deve pensare solo a sé stessa. 

E allora deve fare tesoro di questa partita giocata in scioltezza che da continuità alla vittoria di Potenza, che ti prepara all’infrasettimanale, sempre in casa contro il Rieti nel miglior modo possibile. Ora la squadra di Gallo non deve staccare il piede dall’acceleratore. Deve spingere al massimo e fare filotto.

Poi si guarderà intorno. Deve pensare ad essere ancora più cattiva davanti e sempre meno ballerina dietro. Avere la consapevolezza da grande squadra.

E poi essere vigile sul mercato: perché tutto è migliorabile. Senza stravolgere, ma puntellando. Perché questi campionati si giocano anche con le “riserve”