La lezione di Parma
Per una volta la sconfitta può essere comunque confortante. Merito dei tre punti di Palermo e di quello spirito che dalla scorsa trasferta non ha abbandonato la Ternana. Infatti – nonostante si sia giocato contro i primi della classe – la Ternana ha sempre avuto quell’atteggiamento propositivo, intenso e di grande pressione che aveva mostrato in Sicilia. Stavolta le cose non hanno girato, stavolta le occasioni create non sono state sfruttate. E invece su quelle subite la squadra non è riuscita a contrapporre la giusta difesa. Ma contro queste grandi squadre è quasi normale.
In attacco concedere un metro (o un centimetro) ad avversari così forti sia fisicamente che tecnicamente rappresenta quasi sempre un problema. Ma nonostante questo la Ternana avrebbe comunque potuto pareggiarla. Magari non combinando un pasticcio in area di rigore, regalando il doppio vantaggio, magari non calciando alle stelle il proprio calcio di rigore, magari concretizzando una delle decine di cross che sono piovuti in area, magari trovando la rete invece che il palo.
Non è successo. Ma la Ternana è sempre stata lì. Ha sempre provato ad attaccare, a riaprire la gara, a cercare il pareggio. Non si è mai disunita anche quando poteva sembrare facile. Ha avuto un momento di grande gagliardia, ha addirittura provato le tre punte (con Distefano largo a sinistra).
Ha accettato per larga parte della gara l’uno contro uno della difesa contro gli attaccanti e ha spinto come una matta. Non è riuscita a portare a casa il risultato ma merita applausi. Come li meritano Amatucci e Raimondo (che a dire la verità gli ha presi) o il capitano Capuano. Sbagliare è umano, per un ragazzo ancora di più. Perché è proprio dagli errori che si impara, che si fa esperienza, che si diventerà ancora più completi.
L’importante è non farlo più, almeno per questa stagione!! Battute a parte, proprio con questo atteggiamento la Ternana ha fatto capire ai propri tifosi, ma sopratutto a sé stessa che può continuare a sperare anche nella salvezza diretta. Può continuare a credere di poter battere chiunque. A patto che ci sia sempre questa stessa intensità, questa voglia, questa capacità di sacrificio che oggi hanno mostrato tutti i giocatori delle Fere.
Ecco che allora una partita del genere non avrà un effetto positivo solo sul morale, ma anche sulla classifica futura. La Ternana deve essere arrabbiata per non aver fatto i punti e convogliare questa voglia di rivalsa in campo già nella prossima partita, lungo i binari che Breda ha disegnato e che abbiamo visto funzionare contro le big del campionato.
E poi queste maglie così sudate e così volenterose avranno un significato ancora più profondo: da stasera saranno all’asta su Charity Star per aiutare la piccola Flavia. Sarà ancora più bello sapere che sono state maglie che ci hanno creduto fino in fondo, come chi le indossava.