La neve, le previsioni e gli spalatori

La neve, le previsioni e gli spalatori

Che non ci abbiano messo, dalle parti di Potenza, tutto l’impegno del mondo è facilmente intuibile dalle dichiarazioni dei dirigenti della Ternana, Bandecchi in testa. Che nel 2021, quando le previsioni del tempo ormai non sono più un tentativo ma una scienza, si possa rinviare una partita per due o tre centimetri di neve è paradossale.

E’ tutto lecito e tutto possibile, ci mancherebbe pure. Ma nel migliore dei casi c’è stata approssimazione. Potenza è una città del sud Italia ma la neve non è un evento extraordinario. E’ a più di 800 metri sul livello del male: è il secondo comune capoluogo di provincia più alto d’Italia (il primo è Enna), e secondo alcuni siti specializzati cade circa un metro di neve all’anno.

Addirittura i nostri colleghi potentini ci avevano detto che in virtù del fatto che la neve non era una sconosciuta la società calcistica aveva a disposizione un bobcat per rimuovere la neve sul campo.

Ora – ribadiamo – tutto lecito e tutto possibile. Non c’è stata la nevicata dell’anno e che nevicasse si sapeva da giorni. In C non è obbligatorio mettere i teloni (e perché mai, ci verrebbe da chiedere, forse gli interessi delle squadre di B sono superiori?) non si possono “obbligare” le società a mettere in piedi delle squadre di spalatori per rendere il campo praticabile.

Non solo: la Ternana aveva chiesto anche l’anticipo al venerdì della partita, ma è stata rimbalzata.

Tanto valeva non partire: se tutti sanno che nevica, se non si prende in considerazione la possibilità di anticipare la gara prima della nevicata, se non si mettono a disposizione gli strumenti necessari per non far cadere la neve sul campo e successivamente quelli per toglierla, la neve dal campo, l’unica possibilità di giocare con la neve è che non nevichi.

Insomma sperare che i meteorologi sbaglino le loro previsioni. O che non nevichi o che piova. Ecco questo è paradossale.

In una stagione già resa più intensa (nel ritmo) dal Covid a causa dell’inizio ritardato, con tante partite saltate o rinviate sempre per la pandemia, che senso ha non mettere nelle condizioni (e pretendere) di fare il possibile per disputare le gare?

Si poteva non far partire la Ternana. E se le previsioni fossero state sbagliate amen, di più non si poteva fare. E invece la Ternana ha fatto 6 ore di pullman ad andare e 6 a tornare. Le previsioni sono state accurate. E non si è giocato.

Se lo chiamiamo il solito pasticcio all’italiana qualcuno si offende?