Così no. Così proprio no. La peggiore delle sconfitte. Arrivata nel modo che fa più male. Dopo tre giorni di tensione era arrivato il campo. Ed era arrivata la reazione giusta, il giusto atteggiamento in campo. Addirittura doppio vantaggio, arrivato anche con una buona dose di fortuna. Ma che comunque la Ternana si a anche meritata giocando fino a quel momento in maniera intelligente, senza concedere praticamente nulla al Livorno. Poi è arrivato il gol che ha riaperto tutto. Che ha cominciato a minare le certezze rossoverdi. Si poteva fare poco a dire il vero sul gran tiro di Aramu. Si poteva fare di più, si doveva fare di più sul colpo di testa di Vantaggiato. Perché era ad apertura di secondo tempo, perché uno come Vantaggiato non lo puoi lasciare solo.
Il Livorno vince solo in rimonta: bastava guardare le partite prima di questa. Bastava negli ultimi minuti di partita accontentarsi del punto invece di concedere l'ultima opportunità a Pasquato, che evidentemente ha un conto aperto con la Ternana.
Non si può perdere una partita in casa dopo che vinci 2-0.
È una questione di carattere, di cattiveria. Devi far capire all'avversario che questa è casa tua, e che due gol non li possono recuperare mai. Invece, sin dallo scorso anno, il Liberati è un terreno di conquista. 10 sconfitte la scorsa stagione, un solo punto in due partite (peraltro acciuffato al 95esimo) quest'anno. Ma non è solo una questione di testa. Questa squadra ancora non ha un'identità precisa. Quattro partite, tre sistemi di gioco per trovare quello migliore. È vero, la squadra è stata costruita nelle ultime tre settimane del mercato, ma se ora ci doveste chiedere qual è la formazione "titolare" della Ternana non sapremmo dirla. Né nel modulo, né nei suoi interpreti a centrocampo. E questo è il primo interrogativo che Toscano deve risolvere il prima possibile.
E poi c'è la questione ambientale. La fiducia intorno a questa squadra sta svanendo, si respira scetticismo, e una bella botta è arrivata proprio dalle parole di Longarini nel post Modena. Quando ha invocato di tirare fuori gli attributi e ha minacciato ripercussioni se non fosse arrivata la vittoria. Ora siamo tutti in attesa di capire cosa potrà succedere. La squadra in ritiro non è andata, Acri nei giorni scorsi ha detto che il monito di Simone Longarini serviva per scuotere le coscienze. La nostra sensazione è che abbia sortito l'effetto opposto, nonostante tutti si prodighino a dire che non ci sono state ripercussioni. Ma gli strasichi invece ci sono stati eccome. E ci saranno anche nei prossimi giorni.
Ora un punto è poco e soprattutto c'è poco tempo e poca serenità. Il prossimo impegno è molto duro: Salernitana fuori casa. Se la Ternana non dovesse fare risultato allora potrebbe essere un dentro o fuori la prossima partita in casa contro il Novara.
Si continua a parlare sempre più della posizione di Toscano è a rischio. Dopo appena quattro partite sembra una follia, considerato come è stato scelto per ripartire con un rinnovato entusiasmo della famiglia Longarini. Ma a stasera (nonostante la preoccupazione sempre più crescente) nessuno ha mai detto con forza che c'è fiducia nel lavoro di tutti e che si continua così. Fosse anche una frase di circostanza.
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