La risposta è arrivata con la vittoria. Non è definitiva, ma è importante.
Non doveva essere questa la partita in cui dovevamo vedere una squadra spumeggiante e padrona del campionato. Basta vincere e la Ternana ha vinto. Non era scontato nonostante il Teramo non si certo una corazzata. Non era scontato perché la settimana è stata difficile, complicata. Perché bisognava capire come avrebbe reagito la squadra alla vicenda De Canio. Non era scontato perché nonostante i previsti (e imminenti) cambiamenti societari la difesa era ridotta ai minimi termini (Diakité non convocato) e il centrocampo pure… E quindi De Canio di fatto si trovava a giocarsi la partita della stagione con gli uomini contati.
La Ternana ha vinto. Non ha convinto, ci mancherebbe pure. Ma era importante vincere. Ha vinto con Pobega, Frediani e Giraudo tra i migliori in campo. La meglio gioventù. Ha vinto contro una squadra che non ha saputo approfittare delle difficoltà rossoverdi, ma ha vinto. Ha vinto dimostrando una grande volontà, più che un gioco fluido. Ma ha vinto. Ha vinto di carattere, ha vinto soffrendo, avendo paura di prendere il gol del pari e probabilmente abbassandosi troppo.
Ha vinto perché bisognava vincere. Ha vinto anche quando la sfortuna aveva messo il fantasma di Asamoah (che ha fatto un salvataggio miracoloso ieri in Inter-Napoli sulla linea al 90esimo) per ben due volte sulla riga della porta del Teramo. Ha vinto nonostante all’unico tiro in porta gli avversari abbiamo segnato e quindi ha vinto nonostante la tenuta difensiva non sia tornata ad essere quella di un mese fa.
Ha vinto perché non si poteva far altro che vincere altrimenti sarebbe stata crisi vera e propria, Leone o non Leone.
Ora la Ternana avrà anche 7 punti di distacco dal Pordenone ma è seconda. Saranno sempre 7 ma basterebbe vincere quell’ultimo maledetto recupero con la Sambenedettese per ridurli a 4. E poi nel girone di ritorno (che peraltro inizia sabato) azzerarli.
Non può essere questa la Ternana che vogliamo fino a fine stagione. Non può essere questa la partita che conferma senza ombra di dubbio il lavoro di De Canio. Ma di sicuro non è quella che lo condanna.
Il clima rimane pesante, d’accordo, ma la classifica meno. Solo i risultati potranno ridurre la frattura. I risultati e il lavoro.
Ora ci sono solo 3 giorni prima dell’ultimo impegno. Da vincere, anche quello. Per non perdere le speranze, per rimanere attaccati al Pordenone che tenta la fuga. La Ternana ha perso troppo tempo prima per avere ancora dei jolly da giocarsi.
Per il momento va bene (anche) così. Lo avevamo detto prima: era importante vincere. La Ternana ha vinto.