Sapevamo che la partita con il Brescia sarebbe stata tutt’altra cosa rispetto a quella clamorosa con il Bologna. Non pensavo certo di rivedere in campo la stessa Ternana inarrestabile. Per tanti motivi, primo fra tutti il campionato. Con i lombardi era la prima in B, con il pubblico sugli spalti e con tre punti in palio. Tutt’altra storia anche perché c’era da fare la partita rischiando le ripartenze avversarie.
Insomma, eravamo preparati alla “sofferenza”. Però ci aspettavamo qualcosa di meglio, al di la del risultato che è stato eccessivamente penalizzante per i rossoverdi. Ci aspettavamo di rivedere la Ternana della serie C, spensierata e soprattutto aggressiva, capace di attaccare con decisione gli avversari. Invece abbiamo visto una squadra diversa. E’ vero che la serie B è tutt’altra cosa rispetto alla serie C ma è anche vero che la Ternana vista contro il Brescia è stata lontana parente di quella che abbiamo applaudito nella passata stagione.
La tensione dell’esordio, il peso di dover dimostrare che Bologna non era stato un episodio hanno probabilmente condizionato Defendi e soci: senza dimenticare la forza del Brescia che Cellino e Inzaghi stanno costruendo per centrare la promozione.
Forti gli avversari, forse anche un po’ più avanti nella condizione fisica, ma la Ternana non è stata se stessa. Ha patito l’occasione mancata in avvio e si è afflosciata dopo il rigore. Nella ripresa ci ha provato col cuore più che con le idee ma per il Brescia non è stato difficile contenerla: cinque difensori, quattro centrocampisti un solo attaccante e via con tre punti in tasca. Si definisce così una squadra essenziale, di categoria senza dimenticare la qualità degli interpreti.
Però, torno a ripetere, il Brescia non ha trovato la Ternana migliore che dovrà fare tesoro della sconfitta e andare oltre limando gli errori evidenti, commessi nei 90 minuti e soprattutto l’approccio alla gara troppo tenero, timido. Un dato per sottolineare la mancanza di aggressività dei rossoverdi: quattro ammoniti tutti del Brescia due per interventi fallosi e due per perdita di tempo. A Bologna i gialli erano stati quasi tutti per i rossoverdi. Insomma, diversa aggressività.
Nonostante questo la Ternana è andata vicino al gol almeno in cinque occasioni. Tre nella ripresa ma non ha concluso bene, con la necessaria cattiveria. A Bologna ogni conclusione era stata perfetta, col Brescia è successo il contrario.
Insomma, prestazione sotto tono che in ogni caso non cambia il mio pensiero sulla nuova Ternana che considero forte ma migliorabile. E l’ufficializzazione dell’acquisto di Martella ne è la dimostrazione lampante. Manca una settimana alla fine del mercato e qualche altra cosa succederà, sia in uscita che in entrata. Non saranno scelte dettate dalla prestazione col Brescia: casomai quanto successo può aver validato idee già presenti o magari fatto accendere qualche allarme. Il progetto Ternana è cosa seria, ce n’è la consapevolezza. Ma ha bisogno di tempi naturali per essere completato in questo terzo step.
Giusto accordare fiducia a squadra e società. Una partita andata male non può far cambiare la visione, casomai può essere d’insegnamento in un campionato lunghissimo e difficilissimo dove, di solito, le soluzioni arrivano alla fine, come il nome del killer alla fine di un giallo.
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