La speranza dopo la grande paura, ma servirà la migliore Ternana

La speranza dopo la grande paura, ma servirà la migliore Ternana

Passato lo spavento e che spavento, la Ternana deve rimettere insieme le idee e prepararsi alla sfida con il Monopoli. Fin qui la squadra rossoverde ha superato i due primi scogli dei play off sfruttando il “fattore casa” in quanto avendo a disposizione due risultati su tre ha potuto far fruttare i pareggi contro Avellino e Catania.

Due partite che, come la finale di Coppa Italia C con la JuventusU23, non hanno entusiasmato. Ma se con l’Avellino la squadra non ha mai rischiato contro il Catania ha sofferto tantissimo. E’ andata sotto, ha evitato con un po’ di buona sorte di affondare e si è rialzata trovando la giocata giusta per il pareggio che l’ha proiettata alla sfida di giovedì a Monopoli.

Stavolta sono stati i cambi a togliere dai guai Gallo, cosa che non era successa nelle due partite precedenti quando i subentrati non avevano inciso sull’andamento dei match. Stavolta invece Furlan e Ferrante, oltre a confezionare il gol decisivo, hanno proprio ribaltato il match, soprattutto l’esterno messo nella sua zona preferita ha aperto un varco nella difesa del Catania che fin lì non era stata neppure scalfita dai modesti assalti della Ternana.

Benissimo i cambi quindi anche se, in questi casi, sorge spontaneo il dubbio: e se quelle fossero state le scelte iniziali? Domanda che resterà ancora una volta appesa, senza risposta ma che apre ad ipotesi diverse in vista di Monopoli.

Di sicuro la Ternana ha dimostrato in questo momento di giocare meglio con due esterni alti e un attaccante: 4-3-3 tanto per intenderci, visto che anche Partipilo non sembra l’ideale per giocare dietro alle due punte. Quindi la scelta sembrerebbe obbligata, quasi come quella relativa agli interpreti al netto delle rotazioni richieste dalle partite ravvicinate e dal caldo di questa estate anomala, calcisticamente parlando.

A Monopoli quindi non sarà consentito sbagliare né le scelte iniziali, posto che il tecnico pensa sempre di mandare in campo la squadra migliore, né quelle in corso d’opera anche perché l’avversario ha dimostrato nel corso della stagione di essere estremamente valido, trasformandosi da rivelazione (dopo il successo del Liberati) a realtà con prestazioni sempre molto convincenti.

Servirà quindi una Ternana ancora migliore di quella vista in azione dopo il lockdown e migliore anche di quella che aveva chiuso in affanno prima dello stop. Alcuni numeri per testimoniare le difficoltà di Mammarella e compagni che non segnavano su azione dal 29 gennaio, che non vincono dal 12 dello stesso mese (3-1 sul Rende). Sette pareggi e tre sconfitte nelle ultime dieci, coppa Italia esclusa.

Uno scatto in avanti quindi è indispensabile per alimentare le speranze di promozione che fino alla mezz’ora del match col Catania sembravano svanite. Quel recupero in extremis potrebbe diventare il trampolino di lancio per l’impresa: poche partite ancora per riportare la Ternana dove il presidente Bandecchi vorrebbe rivedere la sua squadra, in quella serie B persa malamente nella sua prima stagione in rossoverde.

Bandecchi che anche l’altra sera ha disertato il Liberati continuando in un silenzio che fa sempre più rumore stando alla disponibilità dialettica mostrata attraverso i social nelle settimane precedenti. Un silenzio che si apre a diverse interpretazioni ma che, negli effetti, potrebbe anche risultare positivo per una squadra che non ha mai dato dimostrazione di straordinaria personalità.

In ogni caso il silenzio o le parole del presidente costituiscono un dettaglio a margine di una sfida che vale una stagione e che la Ternana dovrà affrontare con nervi saldi e anche con una buona dose di cuore perché a Monopoli, com’è presumibile, ci sarà da soffrire, forse anche per condizioni climatiche alle quali i pugliesi avranno fatto l’abitudine. Quanto però ce lo dirà il campo.

Ma un fatto è certo, la Ternana non è favorita ma nemmeno battuta in partenza per più di un motivo. In primo luogo perché anche nel match di ritorno in campionato ha dimostrato (seppure con atteggiamento tattico diverso e più votato al contenimento che all’offesa) di potersela giocare alla pari con gli avversari. Di poterli battere con una prova intelligente, senza sbavature contando magari, anche su una possibile migliore condizione fisica.

E questo è il secondo aspetto che potrebbe risultare favorevole alla Ternana. Il calcio dopo il lockdown infatti, in ogni categoria, ha dimostrato che la condizione migliora giocando. E siccome quella di giovedì sarà la prima uscita per il Monopoli, la quarta per la Ternana è possibile immaginare che i rossoverdi abbiano nelle gambe una tenuta migliore degli avversari, com’è successo anche contro il Catania che aveva dalla sua una partita in meno dei rossoverdi.

Tre giorni per recuperare lo sforzo di domenica sera e per preparare al meglio la sfida di Monopoli potrebbero, anzi dovranno bastare a Gallo e soci per tenere in vita la speranza, per lasciare margini al sogno promozione. Sarà difficile, certo, ma non impossibile. A patto di ritrovare in campo la migliore Ternana nella testa e nelle gambe, quella che in trasferta ha saputo regalare più di una soddisfazione.