La strada verso il derby e la possibile chiave di lettura

La strada verso il derby e la possibile chiave di lettura

Il campionato che premia le squadre di casa, basta dare un’occhiata all’ultima giornata, sembra essere fatto 

apposta per questa Ternana che i sette punti in classifica se l’è guadagnati al “Liberati”. Un elemento che si 

aggiunge alla vittoria netta sul Bari e alla qualità della prestazione fornita con tanto di difesa imbattuta, per 

far lievitare l’entusiasmo dei tifosi in vista del derby. Animi e umori contrapposti tra Ternana e Perugia. 

Ridono i primi, ma non troppo vista la classifica, piangono gli altri che pure hanno gli stessi sette punti. 

Bisoli a rischio, Breda strappa applausi. Tutto l’opposto di un anno fa quando si giocava per i play off 

(Perugia) e per la salvezza (Ternana). Due pareggi l’anno scorso. Quest’anno può succedere di tutto anche 

perché la prova dei rossoverdi contro il Bari ha aperto il cuore alla speranza di assumere il predominio nella 

regione. Staremo a vedere. Importante non presentarsi con arroganza e presunzione perché il derby, più di 

ogni altra partita, solitamente esce dal pronostico.

In ogni caso vale la pena spendere parole dolci per la Ternana che ha battuto nettamente il Bari sfruttando, 

finalmente, la vena congiunta dei due uruguaiani, Avenatti e Falletti. Tutti e due in gol nella stessa partita 

non era mai successo, il centravanti che sforna l’assist buono per l’amico fantasista è un’altra novità. Si sono 

tirati su a vicenda e Gonzalez, altro uruguaiano, che ha più esperienza, ha contribuito a questa loro crescita 

che può diventare un fattore fondamentale nella stagione della Ternana e anche nella programmazione 

societaria. Perché se i due prendono a funzionare come si deve la squadra trova gioco e grimaldelli 

formidabili per aprire le difese avversarie mentre la società può incassare con gli interessi la cifre consistente 

spesa per farli trasferire dal Sudamerica a Terni.

Eccola dunque una chiave di lettura per il derby, posto che Breda decida di dare spazio a Falletti sin 

dall’inizio. La qual cosa non è così scontata come potrebbe sembrare perché il tecnico è sempre alla ricerca 

del giusto equilibrio in una squadra che oggi comincia a sembrare tale. E l’equilibrio passa anche per il 

movimento sincrono dei tre che sostengono l’unico attaccante di ruolo, sia in fase di copertura che di spinta. 

Falletti è stato fin qui uno splendido solista. Se, come ha fatto sabato, entrerà nei meccanismi di squadra 

nessuno potrà togliergli il posto. 

I dubbi tattici del tecnico si stanno diradando. Ormai lavora stabilmente su due moduli: 4-3-3 e 4-2-3-1. 

Qualunque sia quello iniziale spostando una o due pedine è in grado di cambiare in corsa senza operare 

sostituzioni. E di pari passo alla individuazione del modulo tattico c’è la scelta degli interpreti che ormai 

sembra essere davvero ristretta ai “soliti noti” anche se Breda ha tenuto a sottolineare come abbia cambiato 

formazione in tutte e tre le partite che la Ternana ha giocato con lui in panchina. Vero, ma si è trattato di un 

processo di avvicinamento a quell’equilibrio di squadra indispensabile per crescere e far punti. Anche nel 

derby. Ovviamente.