L’importante è iniziare con il piede giusto e su questo non c’è dubbio. Ma nel complesso di una squadra giocata in controllo, da parte della Ternana la squadra ha dimostrato di essere sicuramente a buon punto per quanto riguarda l’identità e lo sviluppo del gioco ma di avere allo stesso tempo anche diversi margini di crescita, esattamente negli stessi punti in cui ds e allenatore hanno insistito per tutto il campionato.
La Ternana produce, domina, controlla, crea occasioni, non si sfalda. Ma allo stesso tempo regala sempre qualche minuto di troppo all’avversario, che da sempre una speranza (mal riposta) di poter riaprire la partita, o comunque di ributtarcisi dentro. È successo sul 2-0 quando poi Gondo è riuscito a segnare. È successo sull’1-3, quando invece ci ha messo una pezza Iannarilli. In questo deve migliorare la squadra. Poi, una volta aver registrato questo, la Ternana sarà a posto. Perché – come detto – il resto gira. Gira eccome. Gira con i “titolari”. Gira con chi entra dalla panchina. Gira con Marilungo che si presenta subito alla partenza con una doppietta. Gira con Ferrante che avrebbe meritato un gol per tutto il lavoro che ha fatto (da tempo non si vedeva a Terni una prima punta così). Gira con Proietti, gira con Mammarella, gira con Paghera, gira con Bergamelli e la difesa a 3. E quindi gira anche con le sostituzioni che allargano il gruppo dei titolari.
Vincere aiuta a vincere, aiuta a lavorare meglio in settimana. Il doppio confronto con il Rieti regala alla Ternana delle certezze in più. Cresce l’identità, si amalgama il gruppo, si ha tempo per lavorare sulle “amnesie”. E si ha tempo anche per preparare la squadra alla doppia impostazione tattica: il 4312 (con sprazzi di 433) e il 352. Un’altra arma in più a disposizione della Ternana.
La Ternana dunque risponde presente. Lo fa in maniera autorevole, non rischiando praticamente mai, dimostrando una mentalità che lo scorso anno sembrava aver smarrito. Non è ancora guarita del tutto, ma è un’altra Ternana.
Aggressiva, determinata, tecnica. Letale in attacco. Forse ancora con qualche balbettio in fase difensiva. Balbettii che dovranno essere limitati pensando alle grandi rivali che ci sono in questo girone.
Ma questa squadra per carattere e intensità non temerà nessuno. Quando tiene alto il ritmo e la pressione sa giocare la palla e ha molte soluzioni da sfruttare.
Buona la prima. Ora tocca alle altre rispondere
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