La Ternana che sa soffrire cresce e vince con il gruppo
Ragazzi che Fere! Questa Ternana si esalta nelle difficoltà. A Novara abbiamo ammirato una squadra cattiva, attenta e vincente come non accadeva dal 5 dicembre scorso, da quel 2-1 in casa della Pro Vercelli. E’ stata la vittoria del gruppo e la dedica a fine partita di Manuel Coppola “ad Alberto Masi che è a casa e Gigi Vitale che dovrà operarsi” ne è la dimostrazione. Un gruppo che con il passare delle giornate è diventato sempre più unito andando a formare un tutt’uno con lo staff tecnico. E a Novara si è visto da subito. Vuoi perché Breda ha dovuto chiedere sacrifici a Valjent e allo stesso Coppola. Allo slovacco è stato chiesto di giocare terzino sinistro. Un ruolo inedito per lui ma al di la di qualche difficoltà del tutto naturale il ragazzo è uscito tra i complimenti dei compagni e dello stesso Breda. Sacrifici sono stati chiesti anche a Coppola utilizzato tra la linea dei difensori e quella dei centrocampisti. Loro sono soltanto due esempi dello spirito combattivo di questa squadra. Una formazione che adesso non ha più paura di nessuno, che sembra aver finalmente ingranato la marcia alta, quella dell’allungo. Dopo aver trovato l’imbattibilità davanti al proprio pubblico, adesso la Ternana ha ritrovato i tre punti anche in esterna e per di più su un campo difficile com’è quello di Novara. Con questa vittoria i rossoverdi salgono a quota 36 in classifica a -4 dai playoff e a + 8 dalla Pro Vercelli e quindi dai playout.
Ma la vittoria di Novara porta in dote ai rossoverdi il momentaneo sorpasso ai danni del Perugia fermo a 34 punti perché sarà protagonista con il Trapani del posticipo di questa 27esima giornata di campionato.
Il 2-1 di Novara fa indubbiamente ben sperare in vista del trittico Spezia, Bari e Perugia. Al termine di questo miniciclo sapremo che campionato potrà disputare la formazione rossoverde. Di vertice come auspicato dall’Amministrato Unico Simone Longarini oppure no. Ma se il buongiorno si vede dal mattino ci sono i presupposti per divertirsi. Anche se le voci dallo spogliatoio sono state chiare anche quest’oggi: “prima la salvezza poi tutto il resto”.