La Ternana di Attilio, una prelibatezza
La vetrina, stasera, se la merita tutta il KOMANDANTE, che con quella “A” appiccicata al suo collo vuol ricordare solo l’iniziale del proprio nome, ma non può fare a meno di far tornare in mente ai tifosi della TERNANA che quella lettera lui l’ha già appiccicata sulla bandiera del Novara.
Il pacato gentiluomo di Montebelluna, che della pacatezza negli ultimi due mesi ha dimenticato il significato, ha fatto di necessità virtù, e guardando all’interno della sua dispensa ha deciso di sfruttare al meglio gli ingredienti a sua disposizione, facendo suoi i segreti delle nonne e cominciando a cucinare i suoi piatti con ciò che il “convento” aveva messo a sua disposizione.
In fondo i piatti più apprezzati dell’arte culinaria sono quelli tramandati dalle tradizioni popolari e contadine, quelli preparati con i pochi e semplici ingredienti a disposizione di una dispensa povera, ed il Mister non si è scoraggiato, ha vestito i panni dello chef ed ha cominciato ad amalgamare al meglio quanto a sua disposizione, creando un mix di sapori che sta stimolando al meglio l’appetito di una tifoseria che non saprà mai saziarsi!
La fame di CALCIO e di VITTORIE a TERNI non passerà mai!
Complimenti CHEF ATTILIO, la cena di stasera è stata una vera prelibatezza!
Abbiamo rivisto la squadra compatta e mai in affanno già ammirata a Crotone e nella gara interna contro il Pescara, con un gioco apparentemente semplice da sciorinare sul campo, quanto difficile da applicare nei suoi complicati movimenti, ma tutto è filato liscio, anche in quei dieci minuti di veemente reazione del Vicenza dopo l’ingresso in campo di un talentuoso Ragusa.
La fase difensiva dello scorso campionato appare un ricordo lontanissimo; i movimenti sono sincronizzati al meglio, sia nei raddoppi delle marcature che nelle diagonali, e la capacità di alzarsi in blocco per mandare il off side l’attaccante avversario è migliorata in modo sensibile.
Il centrocampo è duttile; nella fase difensiva chiude al meglio gli spazi interni e nelle ripartenze si fa trovare pronto all’appoggio delle punte.
L’attacco è un mix di ottimi piedi, dove la velocità dello “spacca difese” CERAVOLO tiene sempre in apprensione l’intera retroguardia avversaria, e dove il “gigante buono” AVENATTI danza fra gli spazi a colpi di classe sudamericana supportati da una fisicità impressionante, che potrà proiettarlo dove il suo metro e novantasette centimetri gli può già permettere di scrutare all’orizzonte.
E poi c’è il trequartista, quel ruolo atipico difficilissimo da interpretare e sempre sotto l’occhio della critica; è toccato ancora ad ERAMO, per la terza volta consecutiva, ricoprire un ruolo massacrante che può far spostare gli equilibri e la dinamica di una partita solo se la “gamba” regge fino in fondo.
Ed il portiere? Fino ad oggi, a parte la sbavatura di domenica sul gol capolavoro del Pescara, non è stato impegnato, se non in alcune uscite che hanno trovato il COLIBRÌ presente e sicuro come un veterano.
Tre punti meritatissimi, e messi in deposito con pieno merito da una squadra vera e mai in affanno, che dopo un paio di tentativi per sbloccare il risultato da parte di CERAVOLO trova in VITALE il mediano ruba pallone a centro campo che serve lo “spacca difese” in velocità … affondo di CERAVOLO fino a trovare il fondo e cross a centro area per un “treno in corsa” di novanta chili che impatta la palla anticipando il marcatore di turno e gonfiando la rete vicentina! 1 -0!
È il secondo gol di AVENATTI in tre partite e … Antenucci è già un ricordo!
Di lì a poco il duplice fischio dell’arbitro manda tutti negli spogliatoi.
Nel secondo tempo la partita non cambia, e la TERNANA controlla senza grosse difficoltà la sterile offensiva avversaria fino all’ingresso in campo dell’ex Antonino Ragusa, che riesce grazie alle sue capacità e velocità scompagina un po’ le carte in tavola.
Gli equilibri sembrano cambiare quando proprio l’ex di turno trova il pertugio per battere verso la porta rossoverde, ma il palo esterno dice che per oggi quella resterà l’unica occasione da annotare sul taccuino per i biancorossi di casa.
TESSER comunque corre ai ripari, e sostituisce un esausto ERAMO con MECCARIELLO.
Difesa a tre, o se volete a cinque, e il muro ROSSOVERDE diventa un fortino dal quale dare il via ad azioni di rimessa che mettono in evidenza un’ottima capacità di dialogo tra FAZIO ed AVENATTI sulla fascia destra, ed una capacità di inserimento delle torri che si alzano sulle battute dei calci da fermo.
L’infortunio di un biancorosso che lascia la propria squadra in dieci uomini, poi, chiude anzitempo una partita che vede le FERE insediarsi al secondo posto in classifica in compagnia del Trapani.
Ancora complimenti CHEF ATTILIO, la sua cucina comincia a diventare un appuntamento settimanale da … LECCARSI I BAFFI!