La Ternana è tornata. Al posto giusto, al momento giusto…
La Ternana è tornata. Proprio quando serviva, proprio nel momento in cui era necessario rialzare la testa e riacquisire fiducia. Nel momento in cui si deve uscire dalle sabbie mobili e nel momento in cui arriva il Perugia.
Due vittorie consecutive, entrambe senza subire gol. Quindi la Ternana è tornata perché è tornata la difesa. Ed è tornata anche senza Masi e Ferronetti. È tornata anche se la linea ha giocato sia a tre che a quattro. È tornata con o senza il polpaccio di Bastrini (che dovrebbe recuperare per sabato prossimo). Applausi a scena aperta a Valjent e ai suoi 18 anni di freddezza, a Meccariello e alla sua maturità trovata, all'esuberanza fisica di Popescu. Per non parlare di Brignoli, sempre sicuro, sicurissimo.
Due vittorie consecutive ed è tornato a brillare (letteralmente) Gavazzi. Durante questo anno abbiamo scoperto che è umano. Che ci sono delle partite che fa anche degli errori e delle giocate normali. A Spezia ci ha ricordato che è capace di partite da robocop. E quando gira lui, gira la Ternana, anzi torna la Ternana. Torna anche con le giocate (che a volte sono mancate eccome) di Vitale e Viola, la doppia V che avrebbe dovuto mandarci in orbita (almeno in alcune partite). È tornato anche Felipe Avenatti. È tornato a timbrare il cartellino. Non lo faceva da due mesi, 8 febbraio, partita ad Avellino (non a caso la Ternana a punti). Abbiamo sempre detto che non si può fare a meno soprattutto di lui perché i suoi gol pesano eccome. Sono come lui! Nel suo periodo di pausa ci ha pensato Ceravolo a non farci sentire troppo la mancanza. Ci sta che in un campionato un 22 enne possa attraversare un periodo di appannamento. L'importante è tirarsi fuori. E Felipe l'ha fatto e ha tirato fuori anche la Ternana. Ora con il miglior Ceravolo di sempre speriamo di divertirci.
Si perché ora c'è il derby. E al derby vogliamo divertirci. Ci andremo con la consapevolezza che la classifica non è drammatica (anche se ancora non certo al riparo da pericoli perché la zona playout è sempre a tre punti anche se ci sono tantissime squadre in mezzo, praticamente quelli che non lottano per i playoff lottano per i playout con il Bari che può "decidere" a cosa puntare). Ci andremo con la consapevolezza che per divertirsi bisogna vincere. E questa Ternana ha preso una scia positiva che vuole assolutamente continuare a cavalcare. Anzi deve.
In questa settimana ci vuole che tutti i tifosi riversino il loro affetto sulla squadra. Una lunga festa fino a sabato prossimo. Per far capire ai ragazzi cosa significa il derby a Terni. Da vincere, da giocare. Perché la Ternana è tornata. Al momento giusto.