La Ternana frena, ma non è cambiato nulla: ci vuole equilibrio
Pineto-Ternana 1-0
La Ternana non è stata bella. La Ternana ha perso. La Ternana è stata poco lucida, poco brillante, poco efficace. La Ternana ha fatto delle sbavature in difesa (che le sono costate la partita) e non è riuscita ad essere la solita Ternana in avanti.
La Ternana ha perso e fa rumore, perché l’ultima sconfitta della Ternana avevamo i pantaloni corti ed ora invece sciarpa e cappello (e non basta).
La Ternana la stavano aspettando tutti con il fucile puntato: non vedevano l’ora, tutti, che la Ternana perdesse. Perché finora non aveva mostrato crepe, mai. Anche nelle partite meno brillanti aveva dato sempre la sensazione di essere superiore all’avversario. Anche in quelle pareggiate, anche in 10 contro 11. Sempre la Ternana aveva fatto la sua signora partita e l’aveva portata a casa. Non a caso tutti dicono che la Ternana è la favorita. E quindi viene gufata.
La Ternana è invece terrestre, ha i problemi di tutti. Solo che ha giocatori forti, allenatore bravo e un gruppo unito. Lo ha dimostrato in una sola partita e ora a sentire i commenti dei tifosi sembra che si sia perso il campionato.
Non si è perso nulla, si è persa una partita dopo 20. La Ternana è sempre la Ternana e lo dimostrerà dalla prossima partita. Quella squadra di stasera (più confusionaria del solito, più imprecisa, meno debordante, forse più stanca) è la stessa di una settimana fa e non bisogna dimenticarselo. E’ sempre il miglior attacco e la miglior difesa. E’ sempre la squadra che può puntare alla vittoria del campionato. La negatività non serve a nulla. Ed è assolutamente fuoriluogo.
Come fuoriluogo ci sono sembrati i musi lunghi dopo la partita. Va bene la sconfitta, ma la sconfitta fa parte dello sport. E bisogna accettarla, soprattutto quando l’avversario ha meritato. Ci sarebbe piaciuto comunque ascoltare un giocatore dopo la partita, ci sarebbe piaciuto vedere il presidente in campo e in conferenza stampa. Ci sarebbe piaciuto un coro di “è un incidente, ci rifacciamo alla prossima”. Non c’è niente di cui aver paura. Niente di cui preoccuparsi troppo. Ed è proprio dalla testa che deve arrivare la carica. Il presidente interventista che abbiamo imparato a conoscere in questi primi mesi di rossoverde, quello entusiasta (insieme al fratello Maurizio) di questa avventura, delle sciarpe esposte con orgoglio dovunque, avrebbe potuto dare un esempio di orgoglio anche oggi. Quell’orgoglio che è sicuramente ferito, ma che proprio perché ferito va esposto.
E’ la prima sconfitta dell’era D’Alessandro e il clima che si respira intorno a questa partita ci sembra troppo pesante. Bisogna soffiare, fare in modo che il pessimismo di stasera evapori il più in fretta possibile.
Questa Ternana è sempre la Ternana. E’ sempre lì a lottare. E’ inciampata ma si rialzerà e deve riprendere a correre. A nulla serve fasciarsi la testa, a nulla leccarsi le ferite. Serve solo andare avanti, guardare in faccia la VisPesaro e pensare di continuare a correre.
Come ha detto Abate “se presa per il verso giusto questa sconfitta sarà salutare”. In pochi mesi è riuscito ad assemblare un gruppo, portarlo in testa alla classifica, resistendo a tanti scossoni (compreso il cambio di proprietà). Vale la pena dargli retta.