La Ternana non è da trincea e invece ora servono imprese. Un punto in quattro partite: sveglia!

Guardate la classifica. Scavalcati anche dal Trapani. A un solo punto dai playout. Con la prossima partita da giocare contro il Carpi (ferito dalla sconfitta in casa contro il Pescara) e poi lo scontro diretto a Cittadella contro un’altra delle squadre pericolanti.

Vista così è paurosa. Letta dopo la prestazione di Trapani è drammatica. La Ternana è stata letteralmente inguardabile. Per mancanza di concentrazione è andata sotto di due gol, dopo appena 10 minuti. Sembrava di stare all’oratorio. Marcature che saltano, tutti dietro al pallone, anticipi troppo facili. Il doppio schiaffone in faccia ha svegliato l’orgoglio. E allora tutti aggrappati a Ceravolo e Gavazzi. Ristabilita la parità, l’inerzia dalla parte della Ternana. E ancora una volta una doppia stronzata. E passateci il termine.

Ancora su un calcio d’angolo, da palla ferma, quando stai producendo il miglior calcio della partita, ti ritrovi sotto. Per non parlare del gioco di prestigio di Sala. Mazzata definitiva. E non è questione di moduli, di uomini. Stavolta quasi nessuno si salva. Non c’è stata mai la “cazzim” giusta. Il Trapani durante i 90minuti ha dimostrato di avere una difesa ballerina e la Ternana non ne ha approfittato. Ovvero ne ha approfittato solo a metà.

Così non va bene. Così si rischia troppo. Dopo l’Entella le Fere rivitalizzano pure il Trapani. Che non segnava 4 gol da dicembre (e c’era ancora Mancosu), che non vinceva proprio da quella partita. Prima vittoria del 2015. Ormai ci siamo specializzati. Abbiamo fatto fare la prima vittoria fuori casa all’Entella che ha salvato la panchina di Prina. Ora invece alla prima di Cosmi (che ha avuto 4 giorni per preparare la partita) il risultato è lo stesso. Ancora una volta rivitalizzata una diretta concorrente alla salvezza.

E questa è la cosa che fa più male. Stavolta sarebbe andato bene anche un pari. E ci sta anche che si parte disattenti. Ma se poi recuperi non puoi fare gli stessi errori.

Questo è il più grande rammarico della partita. La squadra non ha imparato neanche da sé stessa. E la cosa più preoccupante è che questa squadra non è scarsa tecnicamente, ma sembra fragile di testa.

Ora si è innescata una spirale negativa. Sei partite senza vincere, nelle ultime 4 giocate soltanto un punto. 11 gol incassati quattro soltanto realizzati. Quattro gol per fare un punto. Troppo sforzo per troppo poco. Esattamente il contrario rispetto a quanto succedeva soltanto qualche mese fa. Quando con 4 gol rischiavano di arrivare 10 punti.

La Ternana paga tutto. Paga errori arbitrali (anche oggi prima del 4-2 c’era l’espulsione di Zampa, clamoroso che l’arbitro non abbia tirato fuori il secondo giallo), paga le assenze (oggi c’era fuori tutta la difesa titolare: Brignoli, Masi, Ferronetti e Bastrini, c’era fuori Eramo e Avenatti era a mezzo servizio), paga una rosa corta, paga la giovane età. Ma paga soprattutto la testa, paga l’approccio, paga l’attenzione. L’attenzione ai particolari.

Diciamoci la verità: nessuno è senza colpe in questo momento di difficoltà. Nessuno dice che questi ragazzi non si stiano impegnando, anzi. Basta guardare gli allenamenti durante la settimana per ascoltare le grida di Tesser. Ma qualcosa si è guastato, qualcosa non gira per il verso giusto.

Ora servono delle imprese. Nelle prossime due partite bisogna tirar fuori punti. Punti pesanti per non rimanere incollati e schiacciati là sotto. Questa squadra non è pronta per la trincea.