Magari se l’aspettavano a Torre del Greco o ad Avellino o in qualsiasi altra città con una squadra in serie C. Ma noi no, noi che la Ternana l’abbiamo ammirata, applaudita, esaltata per tutta la stagione sapevamo benissimo che avrebbe giocato al massimo delle proprie possibilità anche la partita con la Turris. D’accordo, i festeggiamenti del post Avellino e quelli successivi alla partita con la Cavese e alla consegna del trofeo simbolo del successo, potevano avere un po’ intaccato la feroce voglia di vincere di Lucarelli e soci. Però sapevamo anche che quanto eventualmente rimasto sarebbe stato sufficiente per garantire ai rossoverdi una prestazione più che onorevole-
E così è stato. Non abbiamo visto una Ternana indimenticabile ma una squadra sufficientemente attrezzata, tecnicamente e caratterialmente, per superare pure il terzultimo ostacolo e centrare così altri record. Non starò qui a ricordarli. Ci sarà tempo a fine stagione, quando le ostilità saranno concluse. E lo farò con enorme piacere perché aggiungere numeri difficilmente replicabili alla “grande bellezza” proposta lungo il cammino di questa stagione renderà tutto ancora più esaltante.
Ora la Ternana riprenderà fiato, riposerà come previsto dal calendario, poi tornerà in campo per riprendere la corsa e chiudere magari con una striscia di dieci vittorie consecutive, con un record mostruoso di punti conquistati e con chissà quale altro primato. Di sicuro sarà ancora una Ternana affamata per aggiungere medaglie a questa stagione ma anche per conquistarsi la fiducia in vista della prossima in serie B.
Il contratto per l’anno prossimo il presidente Bandecchi l’ha garantito a tutti. Ma non tutti lo sfrutteranno indossando il rossoverde. Sarà una sorta di premio promozione ben più consistente e importante perché sarà garanzia di lavoro per tutti. Raramente è capitata una cosa del genere nel calcio italiano, probabilmente questa è la prima. Ma Stefano Bandecchi ci ha abituato a questo, a cose nuove, magari non sempre centrate ma molto spesso vincenti. Come il modo di affrontare la pandemia. Ha speso quasi 400mila euro per evitare il più possibile ai suoi ogni forma di contagio imponendo tamponi anche al personale degli alberghi in trasferta, o viaggiando con voli privati, addirittura dividendo la rosa di prima squadra in due gruppi perfettamente omogenei utilizzando due spogliatoi distinti. Un terzino sinistro da una parte l’altro dall’altra e così via fino ai centravanti. Così fosse scattato l’allarme difficilmente avrebbe potuto decimare un reparto.
Altre situazioni potrei indicare ma mi basta sottolineare che la Ternana, spinta dal proprio presidente, ha fatto tutto al meglio delle proprie possibilità organizzative ed economiche per far si che la squadra potesse giocarsi il campionato al pieno delle proprie energie. Nessuno s’è tirato indietro, nessuno ha derogato dalle regole, nessuno ha fatto il furbo: così si è cementato un gruppo che costituirà l’ossatura della prossima squadra portando con se quell’identità, quel senso d’appartenenza che sono gli obiettivi primari di Bandecchi, Leone e Lucarelli, tre attori superbi di una rappresentazione unica.
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