Il cerchio magico anche al centro dello “Zaccheria” di Foggia dopo l’ennesimo successo esterno della Ternana, nono stagionale. Dall’inizio cerchiamo di scoprire cosa dice Cristiano Lucarelli ai suoi in quei pochi istanti di raccoglimento a fine gara. Ma nessuno ha svelato il segreto. Almeno fino al post partita di Foggia quando a precisa domanda sul contenuto di quel ritrovarsi in mezzo al campo più breve del solito ha risposto:” ho detto ai miei che il Catanzaro aveva vinto a Palermo”.
Chiaro no? Superato un avversario si passa subito al prossimo andando a ricercare motivazioni supplementari per tenere alto il livello di attenzione dei rossoverdi che messo il Bari a 16 punti hanno nell’Avellino l’avversario più prossimo (-12) anche se la Ternana ha giocato una partita in meno, quella di Potenza. Il Catanzaro all’andata ha incassato cinque gol dai rossoverdi, la possibilità che qualcuno possa pensare ad una trasferta non proprio impossibile è reale. E allora Lucarelli ha cominciato a battere il ferro da subito. Finita una partita si pensa alla prossima perché la Ternana vuole continuare a viaggiare ad alta velocità, senza lasciare briciole sul proprio cammino.
E’ una squadra che si sapeva essere forte, sta dimostrando di esserlo ben oltre le previsioni. Sta battendo ogni record avendo sempre rispetto massimo per gli avversari e tra le tante perle di questa stagione ce n’è una che passa inosservata: è l’unica del girone a non aver mai incassato un cartellino rosso.
“Protestiamo raramente perché sappiamo che arrabbiarsi in certe circostanze comporta un dispendio inutile di energie nervose, siamo consapevoli della nostra forza, pensiamo positivo, che prima o poi riusciremo a venire a capo anche delle situazioni più intricate”. Queste le parole di Marino Defendi. Parole che sono elogio indiretto al lavoro di Cristiano Lucarelli.
Il tecnico che ha saputo incidere pesantemente sulla testa e sulla pancia dei giocatori, cancellando le scorie di stagioni andate male, restituendo fiducia e consapevolezza ai propri giocatori. Un lavoro che ha trovato ulteriore applicazione in campo con quel proporsi subito decisi, aggressivi, quasi a voler diventare subito padroni della partita.
Un lavoro lungo, meticoloso, incessante che si è nutrito anche di qualche chiacchiera di troppo da parte di alcuni avversari quasi a ricercare motivazioni ulteriori a quelle che forniscono i tre punti in palio e la vittoria del campionato, obiettivo unico posto dal presidente Stefano Bandecchi.
In tanti si chiedono qual è il segreto di questa Ternana formidabile. Quello appena sottolineato può essere uno dei tanti, non certo l’unico. Perché per essere dominante come lo è stata fin qui la Ternana ci vuole anche molto altro: una rosa bene assemblata, una società forte e un ambiente che è diventato ideale col passare delle giornate.
Ora la Ternana guarda avanti. Lucarelli e i suoi alla prossima trasferta di Catanzaro. Il presidente Bandecchi al nuovo stadio, al centro sportivo per il quale sta valutando la disponibilità di alcune aree, a come porre in essere basi solide sulle quali edificare un futuro certo e importante per la Ternana che sente sempre più una sua creatura. Qualcosa di bello e divertente da mettere a disposizione della città insieme a quelle infrastrutture che per anni abbiamo reclamato senza ricevere risposte concrete.
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