L’appetito viene mangiando, ma…
Prima vittoria in trasferta. E che vittoria! La Ternana l’ha ottenuta senza mai soffrire e regalando larghi scampoli del suo migliore repertorio. Basta dare un’occhiata ai social: in tantissimi hanno rivisto la squadra che in serie C ha firmato 18 record.
Certo, il Pordenone non si è dimostrato irresistibile tanto che a fine partita il presidente Loviso, che già aveva esonerato paci dopo due giornate ha dato il benservito anche a Rastelli; perché aveva perso male e perché aveva giocato con la difesa a tre che a lui non piace.
Spiegazione singolare ma a quanto sembra il tecnico sapeva già che utilizzando quel modulo, avesse perso sarebbe andato a casa. Che sia stata una scelta con due soluzioni comunque positive per lui? Il dubbio mi attraversa la mente.
Però quello che più mi preme è sottolineare il ritorno della Ternana al modulo “principe” quel 4-2-3-1 che regala gioia calcistica e gol anche rischiando qualcosa in difesa. La Ternana sa mandarlo a memoria, interpretarlo come pochi altri. Non deve farsi condizionare dal risultato perché quella è la strada principale da percorrere anche se, a volte, si può imboccare pure qualche deviazione o scorciatoia.
La Ternana ha vinto bene, peccato il gran gol di Falasco le abbia rovinato lo zero nella casella dei gol subiti. Pazienza.
Però, e questa è un’altra sottolineatura da tenere in conto, la Ternana tolte le prime tre partite (8 gol incassati) ha messo insieme tre vittorie, un pareggio e una sconfitta (ampiamente immeritata anche se non conta il merito ma i punti). In tutto 10 punti con 8 gol segnati e 5 subiti: tutt’altra roba quindi rispetto all’avvio in salita di un campionato nel quale adesso la squadra di Cristiano Lucarelli comincia a recitare un ruolo piuttosto che una parte da semplice comparsa.
La stessa classifica è ovviamente migliorata, con 10 punti ha agganciato Monza e Parma che dovrebbero vincere il campionato, s’è portata a tre punti dall’area play off ma dista soltanto due lunghezze dai play out. E’ lì nell’area di chi non sa ancora quale strada le riserverà la stagione. Quella panoramica che porta verso le zone nobili o quella tortuosa che fa scivolare verso il basso.
Sta alla Ternana dunque, capire quanto può dare e dove può arrivare. Parliamo di certezze, di convinzioni, di autostima e via dicendo. Di tutto quello che condisce una prestazione e l’insieme di un campionato.
Certo, l’entusiasmo è tornato a salire anche in modo esagerato ma nessuno può dimenticare che i rischi sono sempre disseminati dietro ogni angolo, che gli ostacoli saranno ancora tanti sul cammino dei Lucarelli boys, per cui meglio andarci cauti. Serve equilibrio, anche nelle valutazioni, oltre che in campo e serve soprattutto dare continuità ai risultati positivi. Vicenza, Cosenza, Como e Alessandria, prossimi antagonisti, sembrano essere alla portata ma guai a sottovalutarne la voglia di riscatto o l’entusiasmo generato da una buona partenza. Pensare in piccolo, una partita alla volta e fare di conto al giro di boa. Allora potremo capire anche se nessuno può nascondere che l’appetito viene mangiando.