Quando le cose vanno male è normale che tutti siano in discussione. Quando un allenatore viene esonerato è altrettanto logico che tutte le componenti della società si interroghino sul perché si è arrivati a questo. Da Bandecchi in giù. Passando ovviamente anche per il direttore sportivo.
Da qui a dire che è cambiata l’opinione del presidente su Leone ce ne corre. Da qui a dire che ora è sotto osservazione pure. Anche perché sotto osservazione c’è stato sempre, esattamente come Lucarelli. E come ora lo sarà Andreazzoli.
Bandecchi è sempre stato una persona diretta. Se ha avuto dissapori (con Leone o con Lucarelli o con chiunque altro) lo ha sempre manifestato. Senza problemi e senza tanti fronzoli. Anzi spesso è stato criticato per questo suo essere troppo crudo.
Non c’è nessuna lente in casa rossoverde, con cui guardare con maggior attenzione qualche cosa o qualcuno. Ovvero: si analizza tutto come è sempre stato, magari con un po’ di apprensione in più. Il mercato è alle porte e allenatore e direttore si stanno confrontando proprio per capire come questa rosa può essere modificata per andare incontro alle esigenze (diverse) di Andreazzoli. Oggi è stato anche annunciato il prolungamento di altri 3 anni di Antonio Palladinetti, dirigente del settore giovanile, portato a Terni proprio da Leone.
Sempre stasera la squadra e tutta la società, è insieme per la classica cena di Natale, che ora tutte le società stanno facendo. E non ci sono assenze illustri.
Alle volte invece di lasciarsi andare solo dalla logica o da qualche spiffero maligno, basterebbe uno sguardo d’orizzonte un po’ più ampio. Senza dover per forza cercare un click più facile o evitare una telefonata in più. Senza neanche dover spingere il cappello sempre più in là, per una corsa immotivata semplicemente per poter scrivere “l’avevo detto io”, peraltro in esclusiva.
A noi semplicemente non risulta nessun cambio di programma in vista. Che Bandecchi possa essere deluso, crediamo sia assolutamente normale. Basta andare anche ieri alla serata di Alternativa Popolare. Tutto il resto no.
Quindi Buon Natale e cari auguri, in anticipo. Come se fossero un’indiscrezione, un retroscena. Ma almeno Natale (quando arriva) arriva!
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