L’esempio della Curva Nord
Questa settimana mi risulta difficile parlare di calcio, anche se questa autorevole sede è certamente deputata ad accogliere solo riflessioni di natura esclusivamente "pallonara"…
Ma, vuoi perchè la Ternana non ha giocato la sua partita con l' Entella a causa dei tristemente noti disastri ambientali che hanno colpito la Liguria, vuoi perchè anche la nostra amata Terni sta subendo un parimenti gravissimo "disastro", di altra natura, ma ugualmente devastante, i miei pensieri inevitabilmente non possono che volare per una volta lontano dal campo di calcio.
Cercherò comunque di farceli rientrare in qualche modo. Qualcuno a Terni ha storto il naso davanti allo striscione a sostegno dei lavoratori dell AST esposto al Curi domenica sera dai tifosi della Curva Nord del Perugia in occasione della partita col Frosinone, battezzandolo falso e subdolamente derisorio.
Chi mi conosce, sa bene che non ho mai nascosto la mia idiosincrasia per i colori biancorossi e la mia scarsa simpatia (eufemismo) nei confronti del capoluogo, anche e soprattutto per motivi socio-politico-economici.
Però…però il gesto simbolico della Curva Nord assume questa volta un significato che va ben oltre gli steccati del più o meno becero campanilismo.
Possiamo fare in proposito due considerazioni.
La prima è di ordine generale: solo chi è abituato a lottare non solo dal cuore caldo degli spalti, quali che essi siano, ma anche e soprattutto nella vita di tutti i giorni, dovendo spesso fare i conti con situazioni economiche e lavorative non del tutto esaltanti, può capire alla perfezione quanto sia importante stringersi tutti assieme attorno a chi lotta per conservare il proprio posto di lavoro.
La seconda è più particolare: Perugia e Terni calcisticamente (e non solo) non si sono mai amate troppo, dando vita spesso a deprecabili "soluzioni spicce" che hanno travalicato i confini del campanilismo, per sfociare addirittura nella violenza più gratuita. Su di un fronte e sull'altro.
Ma il "passo in avanti" della Curva Nord, lungi ovviamente dal rappresentare una sorta di tentativo di "gemellaggio", abbatte gli steccati e riunisce, per una volta almeno, i tifosi del Perugia e quelli della Ternana, ma, direi meglio, tutti i tifosi e gli abitanti dell' Umbria, sotto un' unica bandiera: quella della LOTTA PER LA DIFESA DEL POSTO DI LAVORO !
Quel posto di lavoro da sempre bene essenziale ed imprescindibile in ogni società sana, oggi così drammaticamente minacciato non solo a Terni, ma in tutta la regione, Perugia compresa, e in tutta Italia.
E questo sia detto al di la delle fedi calcistiche, degli schieramenti politici e delle spinte campanilistiche.
Lungi dal sottoscritto fare in questa sede della retorica spicciola, della banale demagogia o, peggio, esercizio di ipocrisia.
Pertanto ritengo che solo chi è ottusamente condizionato da una fede calcistica inquinata può giudicare falso, denigratorio e, conseguentemente, inopportuno lo striscione della Curva Nord!
In realtà, sono fermamente convinto che il messaggio di solidarietà per gli operai dell' AST che i tifosi del Perugia hanno voluto mostrare a tutta l' Italia sia un chiaro invito all' unione compatta di tutte le forze positive della nostra regione, al fine di far capire a chi oggi tiene in scacco, per motivi di squallida utilità economica, un' intera comunità, che QUI, in Umbria, nessuno ha intenzione di mollare di un solo centimetro!
Grazie Curva Nord!
Poi, ovviamente, torneremo a "paraculeggiarci" come si deve (mi si perdoni il neologismo volgarozzo, ma ben calzante…) in occasione dei prossimi derby…
Ma sempre sportivamente!