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L’estate del calcio italiano è servita: blocchi, ricorsi e Pontedera

Se la situazione non toccasse direttamente la Ternana, se non andasse a ledere la tranquillità del ritiro e la stabilità di un mercato che forse come mai accaduto da sei anni a questa parte avrebbe bisogno di essere mirato e veloce, se non fossero tutte queste spiacevoli scocciature, la panoramica sulla situazione del calcio italiano farebbe quasi sorridere. Avete presente quelle barzellette grottesche, con quel retrogusto un po' amaro, alle quali però non puoi resistere, sentendoti poi una brutta persona? Ecco, la sensazione in questa calda estate è proprio la stessa. 

 

Da una lato c'è la Lega di B, che condanna chi commette illecito ma continua a fare pressione perchè i ripescaggi siano di fatto bloccati o giù di lì, volendo a tutti i costi dare vita ad un campionato a 20 squadre in quattro e quattr'otto, rendendosi conto soltanto adesso che qualcosa in questi ultimi anni non sembra aver funzionato nel verso giusto. Anche oggi, in Assemblea, le squadre di serie B hanno ribadito la loro posizione: si aderirà alle decisioni prese dalla Figc in merito all'organico della prossima stagione (d'altra parte, non potrebbero fare altrimenti), però si continua a far presente che no, 22 squadre dal 10 luglio non si vogliono più. Si potrebbe aspettare un anno, lavorarci su per migliorare la gestione delle cose, e invece no, tutto e subito. 

Ad un vertice, poi, c'è una Federazione, commissariata, che non fa nulle per evitare il reintegro nell'elenco delle ripescabili di squadre che, fino a una settimana fa, erano nella lista dei cattivi per aver commesso illeciti sia sportivi che amministrativi. Una decisione che sovverte (probabilmente, vista la segretezza con cui viene custodita la classifica delle aventi diritto ad essere ripescate in serie B) l'ordine e premia squadre viziose ai danni dei virtuosi. Ricorsi su ricorsi, che vanno ad allungare una tempistica che, permettetecelo, sembrerebbe già piuttosto biblica in questo modo, che paralizza mercato e campionati, che fa slittare presentazioni e calendari. 

Infine c'è la Lega di Serie A che, con buona probabilità, ha messo sul piatto una scelta piuttosto stravagante ma che almeno un po' fa sorridere: cosa c'è di meglio che far giocare Carpi-Ternana a Pontedera? Se ve lo steste chiedendo, si, proprio nello stadio di quel Pontedera, quello che domenica è uscito dalla Coppa Italia contro i rossoverdi, quello che avrebbe potuto giocare con gli emiliani sabato sera. Bene, la squadra della provincia pisana sarà pure uscita dalla competizione, ma come premio per essersi ben comportata in campo riceverà la visita di quella che sarebbe potuta essere la sua avversaria (il Carpi) e di quella che ha fatto si che il sogno Tim Cup finisse appena iniziato (la Ternana). 

Se non fosse che tutte queste situazioni vanno ad influire sul cammino delle Fere, ne siamo certi, ci sarebbe davvero da sorridere.

Marina Ferretti

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Marina Ferretti

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