L’ora delle scelte

Tecnicamente è già lunedì e quindi tecnicamente da adesso in poi è prevista una risposta alla famosa lettera di Bandecchi a Lucarelli. Anzi tecnicamente non è prevista neanche una risposta, basterebbe una firma.

Ormai, da quel famoso mercoledi in cui tutte le componenti tecniche si sono incontrate a Roma sono passate quasi due settimane e non sono certo cambiate le posizioni del presidente.

In queste due settimane ci sarà stato modo di far sedimentare eventuali arrabbiature, di poter riflettere e ragionare sulle argomentazioni, di potersi confrontare anche senza l’adrenalina della domenica che sicuramente scandisce anche la settimana delle persone coinvolte.

Non conterà certo il giorno in più o il giorno in meno. Conterà certamente di più la motivazione, la sinergia, l’unità di intenti.

La volontà del presidente non è mai stata quella di dover per forza disgregare quanto era stato costruito finora. Così come la volontà di Lucarelli non è quella di non voler vincere. 

Il nodo è sulla visione del percorso da fare insieme. Se condiviso la Ternana, anche nella sua parte più nevralgica (presidente, direttore, allenatore) sarà un carroarmato impenetrabile. Una cabina di regia dove dentro potrà succedere quello che vogliono ma che a prescindere ha bene chiaro in testa il proprio obiettivo.

Questo deve essere chiaro sin da subito. Ecco perché un giorno in più o un giorno in meno non cambia. Una volta insieme la Ternana deve viaggiare dritta con le stesse convinzioni in ognuna delle proprie componenti. Altrimenti davvero si perde tempo, perché alla prima burrasca (e ce ne saranno) riverranno fuori le stesse preoccupazioni che attanagliano ora la tifoseria rossoverde. 

E’ un percorso di crescita che la Ternana tutta deve affrontare, se vuole fare il salto di qualità, se vuole crescere. Avere un gruppo unito, avere la stessa filosofia, stare sulla stessa lunghezza d’onda, sia fra dirigenti che con la squadra fa fare miracoli. Forse anche più dei soldi investiti (che comunque hanno la loro importanza, per carità).

Il concetto di fondo andrebbe ribaltato. Non è se Lucarelli firma. Ma perché non ha ancora firmato. In attesa di farcelo dire dai diretti interessati, aspettiamo anche noi. Confidenti che questo sia un passaggio per rendere la Ternana ancora più solida. E che una volta scollinato poi non ci sia ancora – sotto questo aspetto – altre cose su cui dover discutere (o firmare). Perché – come detto – se una delle due parti ha soltanto il minimo dubbio meglio dirlo prima. Oppure – come nei matrimoni – taccia per sempre