Lucarelli chiama alla compattezza ma Bandecchi parla di cessione. Che confusione!
Confusi e felici, regia di Massimiliano Bruno con Claudio Bisio e Marco Giallini tra gli attori protagonisti. Un film del 2014 che ha fatto grandi incassi e raccolto il consenso della critica. Un film con una comicità raffinata avvolta da un velo di tristezza. Cosa c’entra con la Ternana? In qualche modo c’entra così come è lecito con i movimenti dei vari schieramenti politici in vista delle elezioni amministrative di metà maggio.
Confusi in tanti. Prendiamo la Ternana. Il presidente Bandecchi rappresenta il proprio malumore alla squadra per la sconfitta di Genova. Legittimo anche se Lucarelli poi parla di buona prestazione dei suoi. Mercoledì arriva la conferenza stampa del tecnico che punta su due questioni: la classifica dalla quale guardarsi con attenzione perché il vantaggio sulla zona a rischio si è ridotto e la necessità di avere un “Liberati” pieno per la sfida con il Bari che reputa giustamente fondamentale per il cammino della squadra.
Temi che si dice concordati con il presidente. Ci sarebbe da immaginare un intervento del numero uno sulla stessa falsariga invece Bandecchi parla di elezioni. Ci sta, lui è stato il primo candidato ufficiale tra i tanti che potrebbero essere ma che ancora non sono. Però in una intervista torna a parlare anche della cessione della società, della sua voglia di lasciare il calcio quanto prima.
Semplificando: Lucarelli tenta di costruire l’ambiente giusto per la prossima sfida che la Ternana è chiamata a vincere e il presidente pensa invece a lasciar perdere il calcio. Tutto normale? A noi non sembra proprio. Comunque questa è l’istantanea del momento. Di un momento complicato per la squadra che avrebbe bisogno di compattezza e sostegno massimo. Anche Andreazzoli nella sua ultima intervista aveva allertato l’ambiente parlando di concretezza e di realismo a proposito di una classifica che imponeva di guardarsi più alle spalle che pensare alla serie A. Ora Lucarelli ha dato un taglio netto. Salviamoci in fretta piuttosto che pensare alla serie A che al momento non può essere un obiettivo della Ternana.
Intanto, giusto per completare il quadro, la società ha incassato il plauso per il percorso individuato nell’operazione stadio-clinica. Era ed è quello giusto. Forse avvenieristico per amministratori e tecnici regionali che non ne hanno compreso la portata e la regolarità. Oggi però anche la Lega di serie B spinge parlando della legge sugli stadi da sfruttare al meglio.
Elezioni e stadio-clinica. Temi d’attualità ma quello più urgente e decisivo resta il campionato, la partita col Bari e la vittoria da centrare. Perché senza salvezza tutto rischia di saltare in aria. Dal risultato elettorale di Bandecchi al nuovo stadio, alla clinica, al ricercato o possibile cambio di proprietà della Ternana. Gira che ti rigira tutto quello che ruota intorno al calcio dipende dai risultati.