Lucarelli e il mestiere dell’incontentabile
Tre gol rifilati al Teramo hanno certificato una certezza che era già maturata non soltanto in chi scrive ma anche in tutti i tifosi rossoverdi: la Ternana al momento è la squadra più forte del girone. Lo dice l’imbattibilità che va avanti dall’inizio del torneo (unica nei tre gironi) e lo confermano gli altri numeri: gol, vittorie consecutive, partite senza subire reti e via dicendo.
Però nonostante l’evidenza Cristiano Lucarelli continua a tirare il freno. E fa bene perché c’è un dato che emerge su tutti: fin qui si sono giocate dodici partite, una porzione di campionato sufficiente per valutare la squadra che ha battuto piccole e grandi del girone individuandone la forza, i pregi e anche i difetti. Ma dodici partite non assegnano titoli, non concedono promozioni. Per arrivare al traguardo bisognerà aspettare il 25 aprile e superare tutti gli ostacoli che il campionato proporrà sul cammino della Ternana. Fa bene quindi Lucarelli a sottolineare soprattutto i piccoli difetti che emergono nelle prestazioni della squadra. Non l’ha fatto a Bari perché lì Mammarella e soci sono stati pressoché perfetti. A differenza di domenica scorsa contro il Teramo quando, tirando un po’ il freno o soltanto pigiando con meno forza sull’acceleratore, hanno consentito agli abruzzesi di restare in partita e diventare padroni del campo per un quarto d’ora, con annesse opportunità (un paio) per pareggiare.
E siccome la Ternana in precedenza aveva avuto le occasioni (anche clamorose) per chiudere i conti a Lucarelli la questione è andata un po’ di traverso.
Morale: lui chiede alla squadra di chiudere la partita quando ce n’è la possibilità mostrando maggiore concretezza sotto rete; perché è vero che la Ternana ha segnato tantissimo (31 reti) ma è altrettanto vero che ha costruito il triplo di occasioni. Quindi chiudere, se possibile, rapidamente il match per garantirsi un finale più sereno. Non che quello col Teramo non lo sia stato però Lucarelli batte forte sul tasto perché sa che nel calcio come le vittorie aiutano a vincere, abituarsi al gol migliora la prestazione sotto rete.
Insomma due aspetti negativi che poi si possono sommare in uno soltanto: concretezza massima. Anche perché verranno (speriamo più tardi possibile) le giornate in cui sarà più complicato mettere in discesa le partite segnando rapidamente, perché gli avversari rinunceranno a giocare, si chiuderanno a riccio, faranno le barricate per strappare il risultato contro la “grande Ternana” . Che intanto registra insieme agli altri aspetti numerici positivi, anche l’aggiunta di Torromino al club dei goleador. Un gol atteso un anno quello dell’attaccante che per come ha abbracciato il tecnico, sembrava aspettarlo in modo ossessivo. Un successo in più per Lucarelli il totale recupero di Torromino in attesa di quelli tanto attesi di Ferrante e Celli. Perché a dimostrazione della forza dell’organico rossoverde non va dimenticato che i due, tra i protagonisti più attesi della stagione, sono ancora ai box, salvo una fugace apparizione per il centravanti.
Un premio anche per chi lavora con e per questa squadra che sta regalando soddisfazioni inimmaginabili alzando talmente tanto l’asticella che ormai tutti ci aspettiamo sempre il massimo, Lucarelli per primo, più esigente di chiunque altro.