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Lucarelli il pacificatore vuole riprendersi la Ternana che sa vincere

Luca Leone emozionato ci è capitato di vederlo due volte e sempre parlando di Cristiano Lucarelli. E’ successo nel raccontare l’esonero del tecnico e ieri quando lo ha simbolicamente riabbracciato. Motivi che vanno oltre il calcio, che parlano di un’amicizia cementata durante la pandemia, quando la Ternana quasi viveva dentro il Liberati. Quando le giornate trascorrevano parlando di calcio ma anche di problemi quotidiani, di quelli vissuti in famiglia.

Un simbolo, questa commozione, che abbiamo preso a pretesto per immaginare la nuova Ternana: una famiglia tornata coesa e determinata, magari anche a soffrire pur di arrivare al traguardo centrando l’obiettivo.

Ne ha parlato Leone e Lucarelli ha rincarato tirando fuori la storia della spaccatura tra il Presidente Bandecchi e una parte della tifoseria. Lui che nasce curvaiolo si è messo a disposizione per aiutare a ricomporre lo strappo.

Toni abbassati rispetto al primo Lucarelli, quasi più umani anche se il tecnico livornese di umanità non è stato mai sprovvisto. Il richiamo a dare ognuno qualcosa di più, l’impegno a metterci tutto sé stesso, la disponibilità a sognare senza perdere di vista i rischi di una situazione di classifica comunque da monitorare.

Sono tratti anche nuovi di un Lucarelli che era andato a cozzare contro l’ottimismo del presidente nel primo anno di B quando parlava quasi esclusivamente di salvezza. “Mi ha esonerato dicendomi che sono un testardo e un bastian contrario” ha raccontato a proposito di quel breve e tumultuoso confronto di Pisa. “Quanto c… ci hai messo a chiamare” ha risposto a Leone che al telefono gli chiedeva di tornare. Una gran voglia di rimettersi al lavoro senza pensare alla rivincita ma soltanto con l’idea di completare un lavoro iniziato tre anni fa e, magari, portarlo ancora avanti nel rispetto del contratto a scadenza 2025.

Segnali che riteniamo positivi per una Ternana che deve crescere compattandosi, ritrovando giocatori prima tenuti ai margini (bello in conferenza stampa il richiamo alla vicenda Ghiringhelli). Perché un Lucarelli pacificatore che riabbraccia tutti è una base irrinunciabile per tornare a correre a cominciare da domenica. Perché la Ternana che cerca da settimane una svolta positiva si ritrova un Benevento che nel torneo delle deluse occupa il gradino più alto del podio. Partita spartiacque: se vinci ti rilanci, se perdi cominci a tremare.

Partita da uomini forti, da gente di carattere, quella che tanto piace a Lucarelli 2, il pacificatore

Massimo Laureti

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