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Maglie al rogo, fra forma e sostanza

Come era ovvio la dichiarazione di Bandecchi ha fatto il giro d’Italia. Chissà forse in molti hanno esagerato, non hanno capito in pieno la metafora del presidente. Noi per primi avevamo espresso perplessità riguardo allo “bruciare le maglie”, perché portate con disonore. Noi per primi non ci siamo trovati d’accordo con la presa di posizione del presidente tanto da parlarne nel nostro editoriale (LEGGI QUI) e da lanciare un sondaggio per capire cosa ne pensavate voi.

La maglia nel calcio è l’identificazione della squadra. E’ la sacralità. Ed è per questo che nei momenti di grande tensione viene detto ai giocatori di onorarla, addirittura di toglierla. Ed è anche per questo che ci siamo meravigliati che il presidente abbia cavalcato questa metafora.

Non si poteva sperare che una cosa del genere non fosse ripresa da tutti e non muovesse la pubblica opinione. E magari voleva essere proprio quello uno degli obiettivi: creare opinione, scuotere le anime, scatenare una reazione. Dalla piazza e dalla tifoseria.

Ma (perché c’è un ma) ci permettiamo di fare un appunto non (solo) al contenuto, ma alla forma. Che alle volte è uguale al contenuto, almeno nel 2022. Bandecchi ormai ci ha abituato a comunicare il suo pensiero attraverso Instagram. Non è definibile una conferenza stampa, anche perché la forza di instagram è proprio quella di non aver bisogno di una mediazione (la stampa, appunto) per il pubblico, si arriva diretti a tutti. A tutti quelli che ti seguono, senza bisogno che qualcuno riporti la tua posizione. E questa modalità Bandecchi – come sappiamo benissimo – l’ha utilizzata per tutto, anche per le questioni relative allo stadio/clinica, a Ternanello… ovvero anche per le comunicazioni che potevano seguire percorsi istituzionali.

Affidare un ritorno sui proprio passi o la spiegazione dell’uscita a un comunicato già di per sé sarebbe stato strano. Affidarlo a un comunicato non della società ma del CCTC è ancora più strano. Non certo per il contenuto o perché il presidente parli con i tifosi (anzi questo è un altro merito del presidente che ha molti fili diretti), ma perché la spiegazione, così, ha meno impatto. Visto che tutto passa attraverso Instagram, che sia quello il luogo, anche dei chiarimenti.

Perché la sostanza non cambia, ma la forma sì

Ternananews Redazione

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