Mai lamentarsi del brodo grasso…!
I nostri cari genitori, che l' avevano passata dura durante la guerra, di fronte al nostro ritrarci sdegnati, da bambini, davanti ad una pietanza magari non del tutto gradita, erano soliti ripeterci "non lamentarti del brodo grasso…"!
Questa curiosa affermazione (lo dico per i più giovani) sta a significare che in tempi bui e grami non è il caso di fare gli schizzinosi.
Poi è chiaro che il "brodo grasso" (ricco di sapidi sapori, purtroppo "pesantucci" da digerirsi) può piacere o no… Personalmente lo trovo gustosissimo (mix di gallina, cappone e manzo anche grassoccio…).
Esaurito questo preambolo storico-gastronomico, vediamo di collocare tale divagazione nel contesto a noi consono e, cioè, a commento della preziosissima vittoria ottenuta dalle nostre amate Fere mercoledì sera contro il Pisa.
Innanzitutto, voglio rivolgere un caloroso plauso alla Ternana Calcio che ha assunto l' onorevole iniziativa di devolvere l' intero incasso della partita (sia pur risibile, dato il costo dei biglietti ad un euro) alle genti tormentate dal terremoto, oltre ad un generoso contributo diretto di 25.000 euro.
Bravi!
Altro plauso ai tanti tifosi presenti sugli spalti (circa 6.000!), alle due curve sempre generose nell' incitamento e al calore manifestato in generale dagli spettatori a sostegno della squadra.
Meno consensi, invece, al Presidente Longarini, al quale va in ogni caso il riconoscimento per essere tornato allo stadio Liberati dopo tanto tempo.
Rimane però il rincrescimento per l' ennesimo rifiuto di confronto con la stampa ternana, che, evidentemente, non è ritenuta degna di raccogliere il verbo presidenziale…
Venendo ora alla partita dei "nostri", avendo personalmente (e mio malgrado) assistito al Tombolato al deprimente spettacolo offerto dalla Ternana contro il Cittadella, devo riconoscere onestamente che qualche passo in avanti c'è stato.
Certo, non va sottaciuto il consistente aiuto dato nell' occasione alle Fere dall' arbitro, che dopo appena 4 minuti ha fischiato un calcio di rigore a mio modo di vedere un po' "generoso" in favore della Ternana (ma ce n'era un altro su Falletti assolutamente macroscopico!), con tanto di espulsione di Crescenzi; nè il fatto che si sia giocato contro una squadra (apparentemente) in ritardo di condizione.
Però qualche cosa di buono si è visto.
Un certo fraseggio disinvolto, un discreto possesso di palla, gli apprezzabili cambi repentini di gioco, un' interessante densità a centrocampo, qualche bella giocata in velocità e, soprattutto, un assetto difensivo finalmente "logico" ed adattato alle caratteristiche dei giocatori, rappresentano sicuramente i motivi lieti della serata.
Non trascurerei inoltre le belle prove dei tanti "ragazzini" utilizzati da mister Carbone, a cominciare da quel Petriccione che io però, personalmente, vedrei molto meglio nella posizione di centromediano metodista.
Le dolenti note emerse dal confronto con i pisani, invece, riguardano in primis una condizione fisica ancora troppo approssimativa, ove si consideri che le Fere a 25 minuti dalla fine le avevano già sparate tutte, consentendo ad un Pisa in inferiorità numerica di occupare costantemente il territorio rossoverde.
Fortuna ha voluto che la difesa, gestita da un Contini fondamentale per esperienza, abbia retto bene, senza consentire lo straccio di un tiro in porta ai generosi avversari (il gol del Pisa nell' unica occasione creata era chiaramente in fuorigioco).
Aggiungo una certa, esasperata lentezza della manovra e la mancanza persistente di una identità ben precisa di squadra.
Certo è che Carbone ha effettivamente avuto poco tempo per far digerire le sue idee ai propri giocatori e, forse, certe critiche preconcette non hanno giovato alla sua serenità; resta comunque il fatto che la responsabilità dell' aver inizialmente stravolto l' assetto tattico della squadra (leggi difesa a tre) ricade tutto sulle spalle del tecnico calabrese; come continua ad essere inspiegabile l' utilizzo di taluni giocatori chiaramente fuori ruolo (vedi, come detto, Petriccione).
Ma diamogli tempo, dai…!
Non ci dimentichiamo che l' assenza forzata di elementi fondamentali come Defendi e Valjent (oltre al neo-infortunato Coppola, per il quale purtroppo si prevedono tempi di recupero lunghi), oltre alla non ottimale condizione fisica di Bacinovic (ammirevole comunque nel suo dirigere saggiamente il centrocampo, sia pure a passo di valzer lento…), non ha aiutato di certo il mister rossoverde.
Ultima nota negativa più che evidente, la difficoltà nel centrare lo specchio della porta avversaria e, in particolare, il non riuscire a concretizzare il volume di gioco offensivo.
Che a questa Ternana manchi una punta "esperta" da affiancare al "uruguagio triste" Avenatti (bravo comunque mercoledi sera) mi sembra che sia sotto gli occhi di tutti, meno di quelli che dovrebbero occuparsi del problema in prima persona.
L' affidarsi a giovanissimi punteros promettenti (La Gumina su tutti e lo scalpitante Battista, oltre al bravo, ma ancora un pochetto acerbo Di Livio) alla lunga potrebbe non essere sufficiente a garantire un numero di reti congruo per poter aspirare ad una salvezza tranquilla.
Inoltre: ma che fine ha fatto l' interessantissimo Palombi?
Poi, chiaramente, può succedere al contrario che qualcuno di questi giovanotti "esploda" come il Ricci del Crotone l' anno scorso; e allora…
Insomma, stavolta col Pisa non c'è stato, come si temeva, il classico "brodino ristretto" (leggi: un pareggino) o peggio il digiuno totale, ma, tornando all' incipit dell' editoriale, un vero e proprio "brodo grasso"!
Per cui, almeno per stavolta non lamentiamoci.
Aspettiamo di vedere però le Fere in impegni più probanti, a cominciare da quello di domenica prossima con la "corazzata" Spezia, contro di cui certo non basteranno impegno e buona volontà, ma ci vorrà qualcosa (parecchio) di più, soprattutto sotto il profilo della già nominata "identità di squadra".
In bocca al lupo Ternana!