Continua la striscia positiva che contraddistingue il cammino della TERNANA, ma purtroppo quella che poteva essere la partita della definitiva spinta verso la coda del “Treno Play Off”, che pare avere il passo di un “Accelerato anni 60”, ha lasciato per l’ennesima volta la tifoseria ROSSOVERDE con quell’amaro in bocca che si è intensificato ancor di più quando il buon RACIOPPA ha comunicato dagli altoparlanti del Liberati i risultati finali dagli altri campi.
Le giornate passano e la TERNANA è praticamente fuori dall’area a rischio …
L’obbiettivo primario, anche in virtù di quelle che saranno le ultime due gare di campionato, si staglia ormai anche all’orizzonte dei più timorosi …
Alcune presunte squadre rivelazione di questo modestissimo torneo cominciano a perdere colpi, mentre come scrissi in tempi non sospetti “NOI ABBIAMO GIÀ DATO” …
La classifica si accorcia e la tifoseria ROSSOVERDE vorrebbe cominciare a sognare!
Purtroppo, detta all’europea, “manca sempre un centesimo per fare un euro”, ma come si usa ancora dire a TERNI snobbando una moneta mai sentita propria dagli Italiani “manca sempre ‘n sordo pe fa na lira!
Anche oggi i protagonisti in campo hanno dato tutto, e forse qualche interprete anche più di quello che gli viene richiesto, ma per l’ennesima giornata la svolta definitiva per quel salto nella parte sinistra della classifica è mancata.
In fondo il risultato è giusto, e la divisione della posta in palio è parsa quantomeno equa a tutti coloro che, pur tifando FERE, guardano con obiettività l’andamento della gara nella sua globalità.
Nessuno dimentica le due occasioni avute dalla TERNANA nel primo tempo per raddoppiare, ma al contempo tutti ringraziano la DEA BENDATA che ultimamente si è “fidanzata” con lo splendido THYRUS, e che oggi si è vestita da “traversa” alle spalle del pur ottimo BRIGNOLI per alimentare la fiamma della speranza ad un pubblico finalmente tornato più numeroso e chiassoso sugli spalti della propria casa.
Orfana degli squalificati MIGLIETTA e FARKAS e dell’indisponibile FERRONETTI, la TERNANA è costretta a cambi obbligati, schierando come centrali di difesa MASI e MECCARIELLO, e come play maker basso VIOLA. Il resto è immutato rispetto a quella che ormai si va delineando come la formazione base.
Dopo due minuti dal fischio d’inizio, un assist involontario nato da un tiro sbilenco di VIOLA libera ZITO sulla fascia sinistra … il numero 3 ROSSOVERDE si ritrova la sfera sui piedi, la addomestica, e fulmina con un gran sinistro ad incrociare il portiere proteso in avanti nel vano tentativo di coprire la propria porta.
“1 – 0 dallo spogliatoio” o quasi, per quella che al di la delle dichiarazioni di convenienza poteva essere la partita del rilancio dopo quella definita “spartiacque” di sabato scorso.
La Virtus Lanciano non accusa minimamente il colpo ed inizia a giocare la sua partita, forte della propria compattezza e di quel credo di gruppo che l’ha portata al terzo posto in classifica.
Di fatto ci sarà equilibrio in campo per tutto il primo tempo ed anche per il proseguo della gara, ma il risultato al 37esimo tornerà in parità.
Calcio d’angolo in favore della Virtus battuto corto verso il vertice dell’area, e con ventuno giocatori praticamente nell’area rossoverde, il “frentano” Paghera si aggiusta la sfera e scocca un tiro di rara potenza ad incrociare sul palo lontano della porta difesa da Brignoli che, seppur proteso in volo alla ricerca della prodezza, dovrà raccogliere la sfera dentro la propria porta. 1 – 1.
E pensare che la TERNANA aveva avuto almeno due nitide occasioni per raddoppiare e, forse, per chiudere i conti, ma non le aveva sfruttate al meglio.
Però, di contro, aveva concesso agli avversari una maggior pressione che aveva fruttato loro una serie ravvicinata di pericolosi calci d’angolo, probabilmente anche cercati vista la loro abilità nel trovare la marcatura da palla inattiva.
L’equilibrio in campo per tutto il resto della gara sarà padrone indiscusso delle cronache, ma a ben vedere se la disposizione tattica della TERNANA potesse disporre di un mediano di ruolo e di un buon regista sulla mediana del campo, forse si potrebbero ingenerare quelle devastanti sovrapposizioni sulle fasce che di rado è possibile ammirare dagli attuali interpreti, costretti all’interpretazione di un ruolo che ne frena la loro predisposizione alla corsa in profondità.
ANALISI: Partita “non bella”, occasioni da rete “poche”, parate dei portieri “normale amministrazione”, sostituzioni “nella norma”, azzardi tattici “non pervenuti”, interpretazione della gara “prima non perdere”, arbitraggio “sufficiente”, temperatura “accettabile”. Risultato, ovviamente, “PARI”.
Martedì a Novara tutti aspetteranno la TERNANA per salutare TESSER … A TERNI tutti stanno aspettando il Novara per salutare finalmente la parte sinistra della classifica!
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