Meno 15, qualcosa si muove. Ma come va a finire?
Mancano 15 giorni, anche qualche ora in meno, alla data indicata da Simone Longarini per la cessione della Ternana. 15 giorni di passione che stanno tenendo una tifoseria (e una città) intera in apprensione. Cosa sarà della Ternana? A chi sarà ceduta? Quanto veramente costa? E se davvero non dovesse presentarsi nessuno cosa succede? Davvero Longarini non ha la possibilità di iscrivere la squadra al prossimo campionato di serie B?
Interrogativi aperti, che al momento non conoscono risposta. Da più parti arrivano voci, non sempre verificate, di imprenditori pronti a rilevare la Ternana. Si parla di richieste eccessive da parte della proprietà ma l’avvocato Proietti, proprio a TN, ha tenuto a precisare che non si tratta di prezzo ma semplicemente di garanzie da dimostrare all’atto dell’acquisizione.
Questo non mette al riparo dalle apprensioni. E’ obiettivamente poco il tempo per poter risolvere una situazione complicata: l’acquisizione di una società è un affare complicato, complesso. C’è bisogno di ponderarlo. E visto che l’asticella delle garanzie è alta per garantire alla Ternana un futuro ed evitare che fallisca almeno nei prossimi due anni: data non casuale visto che in caso di fallimento sarebbe chiamato a rispondere della gestione anche il precedente proprietario, in questo caso la famiglia Longarini. Una garanzia doppia quindi: per la piazza e per la famiglia Longarini.
E se questo, con tempistiche più lunghe, non poteva che essere un punto di partenza positivo per un futuro certo, in questa situazione tutto diventa più complicato. Addirittura potrebbe essere un ostacolo.
Non è affatto semplice trovare un imprenditore solido che rilevi la squadra (senza alcun interesse economico nel territorio) in così poco tempo.
Di trattative concrete presumiamo ce ne siano. Non sappiamo come sono andate e come stanno andando. L’avvocato Proietti non lascia trapelare nulla rispetto ai movimenti intorno alla Ternana (e nel suo studio) per via anche di una clausola di riservatezza che impedisce comunicazioni alla stampa. Per evitare illusioni o demoralizzazioni improvvise, presumiamo.
Quindi torniamo alla domanda iniziale: veramente la Ternana rischia di sparire? Partiamo dall’ipotesi più brutta: ovvero nessuno che riesca a comprare la società.
La Ternana non può sparire. Questo lo diciamo da ternani, non da giornalisti. E allora in quel caso servirà trovare una soluzione nel più breve tempo possibile. E volendo essere cinici e pragmatici l’unico che può evitare questa situazione è proprio Simone Longarini: lo stesso che ha candidamente dichiarato (con grande rammarico, che traspare dalla sua comunicazione) che a causa di “una situazione attuale molto complicata anche per motivi personali” non riesce ha la disponibilità per poter fronteggiare un’altra stagione di serie B.
Sembra un rebus senza soluzione. Fino a prova contraria (e senza cadere nell’errore di giungere a conclusioni affrettate) non crediamo che Longarini dica bugie. Chiamateci anche sprovveduti o ingenui. Ma bisogna fare i conti con la realtà, al di là delle (presunte) intenzioni.
L’unica strada, oltre a quella della diplomazia che potrebbero portare avanti in primis le istituzioni, potrebbe essere quella di una partenership, di un socio. Non un’acquisizione di tutta la società ma di una coabitazione con la famiglia Longarini per poter fronteggiare le spese di una stagione. In attesa di un compratore solido nel prossimo futuro. O magari di rilevare la società nel corso del tempo. Ma non è certo una strada semplice né tantomeno ora presa in considerazione.
Per il momento non ci resta che aspettare. Sperando che nell’ufficio dell’avvocato Proietti si stia nel frattempo lavorando con le persone giuste. E che ci sia anche un piano B. Per salvarla la Ternana. Per non sprecare quanto di incredibile è stato fatto durante l’ultima parte della stagione. Per non buttare via la serie B. Perché questa città non si merita di sparire dal calcio. Che tutti ci pensino a fondo, Longarini in testa. Che prima di prendere questa decisione l’avrà ponderata. Ma non vogliamo chiedere che sia l’unica… soprattutto se non dovesse presentarsi nessuno di credibile per acquistare…