D’accordo, siamo tutti arrabbiati per la sconfitta incassata contro il Lanciano. Per il modo in cui si è materializzata più che per la sostanza del punto in meno in classifica. Però, siccome in tutte le vicende (o quasi) c’è sempre qualcosa di positivo d’andare a ricercare, noi ci siamo impegnati in tal senso scovando qualche elemento interessante da sottoporre alla vostra valutazione.
Primo elemento: la battuta a vuoto ha riportato tutti con i piedi a terra perché la Ternana degli undici punti in cinque partite ha compiuto un’impresa ma non tale da giustificare toni trionfalistici e soprattutto proiezioni aritmetiche a due punti per partita che facevano sognare addirittura la promozione. La serie è tale perché ha un inizio e una fine. Quelle utili della Ternana sono durate quattro gare in avvio e cinque fino allo stop imposto dal Lanciano. La considerazione seconda che ne discende riguarda il modulo tattico. Sembrava che aver fatto giocare a cinque i centrocampisti avesse risolto ogni problema, unica soluzione alla malattia che aveva negato ai rossoverdi la vittoria per sei partite consecutive.
Anche col Lanciano la squadra ha giocato con il 3-5-2 ma ha perso. A conferma che sono gli uomini, non il modulo a far vincere le partite. Che per averla vinta sugli altri occorre correre più di loro e metterci un pizzico di qualità maggiore. Cosa che la Ternana non ha fatto per tutto il primo tempo e che nella ripresa le è riuscita fino al gol del Lanciano. Tutto questo al netto degli errori arbitrali. Quindi per favore, basta con queste storie sui moduli che di sicuro possono essere adatti, uno più di un altro, all’organico che si ha a disposizione ma che non hanno poteri taumaturgici. Perché le squadre scarse restano tali con qualsiasi modulo e quelle che non corrono perdono sistematicamente quando affrontano quelle che invece hanno fame e sono aggressive, proprio come lo è stata la Ternana nel suo periodo d’oro.
Altra considerazione, probabilmente figlia delle precedenti, relativa al mercato. La serie positiva, si fosse prolungata fino alla fine del girone d’andata, avrebbe potuto generare considerazioni fasulle in via Aleardi. Ovvero, avrebbe potuto lasciare intendere che l’organico andava bene così com’è. Anche se è chiaro che un addetto ai lavori specializzato qual è il diesse Cozzella non può farsi tradire da una serie positiva. Lui come Tesser vedono la squadra, ne valutano il rendimento e l’organico facendo conseguenti deduzioni in chiave di mercato. Però in tempi di ristrettezze economiche la considerazione più semplice avrebbe potuto far presa. Ovvero, la squadra sta andando bene, guai toccarla. Nossignori.
Perché la squadra va ritoccata e proprio la partita con il Lanciano l’ha confermato senza tema di smentita. L’organico va adeguato e non solo per l’infortunio di Masi che richiede l’arrivo di un centrale difensivo affidabile. Ma anche perché ormai è chiaro che certi giocatori con l’andare delle partite si logorano forse più di altri perché non hanno alternative nel ruolo. Due esempi: Gavazzi e Viola. Chi ha nell’organico le caratteristiche di Gavazzi e può esserne considerato quindi il sostituto ideale? Nessuno. E chi può rilevare Viola in regia? Solo gente che si dovrebbe adattare, da Eramo a Russo passando per Valjent. E andando ancora avanti, chi può alternarsi con Avenatti? Forse Diop? Se qualcuno l’ha pensato o solo immaginato ha sbagliato di grosso.
Quindi, senza andare a toccare questioni legate ai moduli e alla carenza di interpreti specifici (trequartista) è evidente che l’organico dovrà essere rimpolpato e assestato. Ma con estremo giudizio, anche senza investimenti importanti: basta avere idee chiare e tempi giusti d’azione. E non perché chi ha giocato fin qui si è rivelato inadeguato ma solo perché nell’arco di una stagione sono possibili cali di forma, infortuni e squalifiche che non possono essere esorcizzati piazzando semplici toppe che a volte possono diventare soluzioni stabili (Popescu) ma che in altre circostanze hanno la funzionalità di un match o due. Poi come tutte le toppe finiscono con lo stracciarsi.
Per cui, alla fine, visto che la partita è andata persa e con essa la possibilità di migliorare concretamente la classifica, sarà importante fare buon uso delle indicazioni che quei novanta minuti hanno fornito. Anche perché hanno confermato valutazioni che erano già ben radicate. Quindi basta con i pianti, meglio rimboccarsi le maniche perché con qualche tassello ben messo questa squadra che è molto ben guidata, potrà agguantare la salvezza con buon anticipo, evitando i patemi degli anni passati.
Ogni giorno Ternana News propone ai suoi lettori una via diretta verso le prime pagine…
Attilio Tesser torna alla guida della Triestina. L'ex allenatore della Ternana è stato infatti richiamato…
Il Milan Futuro conquista un’importante vittoria nell’Ottavo di finale della Coppa Italia Serie C: un…
Brutte notizie per la Ternana Calcio: il centrocampista Giovanni Corradini sarà sottoposto a intervento chirurgico…
Le designazioni arbitrali della diciassettesima giornata di Serie C. Nello specifico qui i dettagli del Girone…
L’allenatore dopo la sconfitta punta il dito sul capitano ex Ternana: “Se fa così non…