Nel giorno in cui esce in edicola un nuovo quotidiano nazionale dal titolo emblematico: “Il Dubbio” ci ritroviamo a lottare con più di un dubbio ripensando alla partita di sabato tra Ternana e Crotone. Come sarebbe andata a finire se le due squadre avessero potuto confrontarsi ad armi pari, come sarebbe stata la storia con Coppola in mediana accanto a Busellato. O, più ancora, come si sarebbero dipanate le vicende rossoverdi se i Longarini fossero riusciti, negli anni, a garantirsi una gestione simile a quella del Crotone. Ovvero con tecnici e direttori sportivi che restano al proprio posto per alcuni anni programmando insieme alla società le stagioni a venire senza investire risorse ingenti ma lavorando con scrupolo per mettere insieme squadre sempre dignitose, sempre giovani e anche divertenti. Col rischio pure di retrocedere ma, come succede quest’anno, anche con la possibilità di salire di categoria.
Dubbi senza risposta, purtroppo. Ma ce ne sono altri a frullarci per la testa. Uno su tutti: il futuro della Ternana. Futuro inteso come prossima stagione visto che da queste parti è difficile fare programmi a più lunga gittata, almeno sotto l’aspetto tecnico. A sette partite dalla fine la Ternana è a un passo dalla salvezza per cui in via Aleardi è possibile guardarsi intorno e programmare. Lo staranno facendo? Dubbio. Ma per programmare occorre partire da tre basi fondamentali: budget, diesse e allenatore. Il primo non sarà difficile per Longarini definirlo, grande o misero che sia. Sul diesse nessuna indiscrezione anche se Larini continua ad essere vicino alla società dopo i “colpi” di gennaio. Ancora più mistero sulla scelta del tecnico. Per quanto ci riguarda potrebbe essere benissimo Breda che ha fatto un lavoro eccellente e meriterebbe di essere messo alla prova con una squadra “sua”. Ma non è detto che ciò succeda. Dubbio quindi. Poi le scelte tecniche.
Simone Longarini affermò a settembre che quella passata sarebbe stata l’ultima campagna acquisti tanto affrettata e imponente con 18 giocatori acquistati in una decina di giorni. Disse anche che sull’ossatura dell’organico appena completato per la stagione a venire sarebbero stati innestati quattro o cinque elementi. Interventi mirati quindi. Si può fare perché anche contro il Crotone la Ternana ha dimostrato di avere una buona base e che migliorarla non sarebbe poi così difficile e dispendioso. Ma c’è una condizione irrinunciabile: confermare i migliori. E allora sorgono altri dubbi perché con Ceravolo e Vitale a scadenza di contratto ancora nessuno ha parlato. Ma c’è il fantastico Falletti di quest’anno che andrà a scadenza nel 2017 al pari di Avenatti, altre situazioni da gestire con estrema oculatezza. Insomma, fare una Ternana ancora più forte sarebbe possibile, addirittura semplice. Così come fare l’ennesimo ribaltone. Nessun rinnovo, via i pezzi migliori per fare cassa e dentro con una Ternana tutta da scoprire. Dite che questa soluzione sarebbe ancora più facile d’adottare? Può darsi. Ed è per questo che i dubbi crescono.
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