Nessuno tocchi… “Abele”

Avvocato generalista e giornalista pubblicista dal 1984, segue la Ternana dal 1976 ed è stato il primo radiocronista ternano. Conduce su Nuova TeleTerni “La Finestra” ed è ospite a “Teste di Calcio”; ospite anche a Umbria TV.

Nessuno tocchi… “Abele”

E' noto che "Nessuno tocchi Caino" è una lega internazionale di cittadini e di parlamentari per l' abolizione della pena di morte. E' un' associazione senza fine di lucro fondata a Bruxelles nel 1933 e costituente il Partito Radicale Transanazionale.

Mi direte: è che c'entra con la Ternana?

Ebbene, magari non c' entreranno Caino o la pena di morte – argomento su cui non c'è assolutamente da scherzare – ma, rileggendo le sconcertanti dichiarazioni rilasciate dal presidente Zadotti a TernanaNews, l' assonanza quasi "musicale" mi sorge spontanea.

"La colpa è di qualcuno. Farò le mie valutazioni e poi prenderò le decisioni perchè non è possibile fare una partita come quella col Modena e poi sparire dal campo contro il Varese. Non è una cosa possibile".

E poi, subito dopo.

"Il mercato è a gennaio ma noi facciamo finta che sia a giugno. Pensiamo a come è poco concentrata questa squadra. Ci penserò e vedremo".

Queste le esatte parole del "primo cittadino" di Via Aleardi.

A questo punto, non volendo paragonare Attilio Tesser a "Caino", ma, date le sue innegabili eccellenti doti umane, quanto meno per analogia storica, ad "Abele", il titolo dell' editoriale ci sta proprio tutto:

"Nessuno tocchi Abele"!

Tanto meno il presidente della Ternana Zadotti!

Non vorrei infatti interpretare lo "sfogo" del Numero Uno (quanto mi ricorda il celebre personaggio di "Alan Ford"…!), come una sorta di benservito anticipato al meno responsabile della sconfitta rimediata dai nostri a Varese e, più in generale,del comportamento contraddittorio della squadra rossoverde nella fase ascendente del campionato.

Ma, conoscendo le scarse capacità conoscitive – esclusivamente a livello calcistico, sia ben chiaro – del presidente (peraltro, per sua più volte espressa  e ribadita ammissione), mi viene da tremare al solo pensiero che Zadotti possa aver individuato il capro espiatorio dei mali della Ternana proprio nel tecnico di Motebelluna!

Cominciamo dai 25 punti conquistati dalla Ternana nel girone di andata.

Le Fere nelle due precedenti esperienze in cadetteria si erano sempre fermate a quota 22, quindi, nonostante una campagna acquisti nella migliore delle ipotesi ancora da ultimare, le cessioni di top-player per un piatto di lenticchie, una serie indicibile di infortuni, i rigori a favore negati, i rigori contro inventati e, non ultimo, una società praticamente assente nel suo uomo-guida, la Ternana di Tesser si è migliorata ed è in piena rotta-salvezza.

Merito dei ragazzi, certo; ma anche e soprattutto merito di chi è riuscito a cavare sangue dalle rape, inventandosi ruoli e schemi adattati alla bisogna, con grandi capacità tecnico-tattiche e con encomiabile spirito di adattamento e pure – perchè no? – di rassegnazione.

Il miglioramento esponenziale di Avenatti, di Ceravolo e ultimamente anche di Falletti, la rinascita di Viola, l' adattamento con buoni risultati di giocatori come Bastrini, Popescu, Valjient a ruoli non del tutto congeniali alle loro caratteristiche tecniche, il lancio di giovani promettenti come Crecco e Palumbo, sono tutti fiori all' occhiello del mister rossoverde, a conferma non solo delle sue indiscusse capacità tecniche, ma anche del suo notevolissimo bagaglio umano.

Tralascerei quindi di esaltare il suo modo di essere sempre composto, educato, professionale, mai fuori dalle righe pur nei momenti più turbolenti, visto che queste sono doti che nel calcio (come, del resto, nella vita) spesso non pagano…

"Attilio Tesser, uno di noi" mi sembra di aver letto in uno dei tanti topic del più frequentato forum rossoverde.

Beh…questo è un dato di fatto assolutamente conclamato.

Il mister quando è arrivato a Terni ha faticato un po' ad entrare nel cuore della tifoseria delle Fere, ancora scossa dalla brusca "dipartita" di quello che era stato un autentico mito: Mimmo Toscano.

Ricordo che i primi tempi Tesser entrava in campo tra la più totale indifferenza del pubblico; nemmeno un saluto, nemmeno un applauso d'incoraggiamento, solo la più totale freddezza…

Eppure, nonostante questo, c'ha portato alla salvezza con un paio di giornate di anticipo.

Poi questa estate è cambiato il vento nel momento in cui si è trovato a salire per il ritiro di Norcia con non più di 10 titolari e una cucciolata di Primavera.

Zitto…Mai una protesta appena accennata…Lavoro e poi lavoro…Poi solo qualche velato, educato accenno di nervosismo, ma tutto qui.

"Aziendalista" come il peggior Capello dell' era berlusconiana?

No, semplicemente una persona educata.

Arriva qualche giocatore. Bene: lavoro, lavoro e poi lavoro.

E poi anche i risultati (Crotone, Vicenza e altre belle partite…Bari, Perugia, Spezia, Catania, Frosinone e Modena su tutte).

Certo, anche qualche brutto passo falso. Ma ci può stare.

E il popolo rossoverde ha finito per eleggerlo a suo novello Mentore, nella speranza che la sua saggezza riesca a fare da contraltare all' "inesperienza" (eufemismo) di chi è chiamato a gestire il "palazzo" di Via Aleardi.

Ma…"riesca" (la sua saggezza, a fare da contraltare) o "fosse riuscita"…?

Congiuntivo presente o congiuntivo trapassato…?

Già…"trapassato"…come chi non c'è più…!

Ebbene, ribadisco: "che nessuno tocchi Abele"!

Ovvero, che nessuno tocchi Attilio Tesser!

Se questo avvenisse credo proprio che la "spaccatura" (altro eufemismo) tra tifoseria, città e società di Via Aleardi diventerebbe del tutto insanabile, insormontabile, tipo Muro di Berlino.

E per abbattere questo muro non resterebbe da fare altro che aspettare la caduta dell' attuale dirigenza rossoverde!

Ipotesi quanto mai remota questa, visto che alla "favoletta" delle trattative di cessione della società rossoverde non ci abbocca più nessuno.

A meno che non salti fuori improvvisamente l' indonesiano o il russo-cipriota di turno.

Ma…a Terni?

E voi ci credete…?