Diciamocelo chiaramente: 3 sconfitte in 15 partite sono veramente troppe per una squadra che, almeno sulla carta, già a Natale avrebbe dovuto ammazzare il campionato!
E per favore non appelliamoci alla sfortuna, ai pali, alle troppe partite giocate in tempi stretti, alle assenze, ai rigori sbagliati (che tra l'altro andrebbero sempre battuti dallo stesso giocatore…) o peggio a presunti arbitraggi sfavorevoli, perché lo spettacolo tecnico offerto per l'ennesima volta dai rossoverdi, questa volta a Bolzano contro la modesta formazione altoatesina, è stato ancora una volta deprimente.
Pallonate, pallonate, pallonate e poi ancora pallonate!
Poi… una "giocata" palla a terra, un gol. Significherà pure qualche cosa questa circostanza…
Bene, allora è giunto il momento di cominciare a dire le cose come stanno senza nascondersi dietro troppa diplomazia: la Ternana sta viaggiando a un ritmo quantomeno deludente.
Chi si aspettava una passeggiata in Serie C con quel po-pò di rosa a disposizione del tecnico rossoverde, è rimasto sicuramente assai deluso, perché la terza serie è un campionato dove avere i grandi nomi non serve a niente.
Bisogna correre, lottare su ogni pallone, metterci la grinta necessaria, essere sempre sul pezzo.
Guardate il Pordenone, nettamente primo in classifica nonostante sia una delle squadre più scarse viste all' opera quest'anno…
Però i friulani ci soffiano – e di che tinta ! – corrono dannatamente, menano come maniscalchi, si aiutano tutti e alla fine riescono a portare a casa il risultato.
Ed ecco che la squadra del mai troppo poco rimpianto Attilio Tesser, che già viaggia con 5 punti di vantaggio sulla seconda (che, peraltro, non è la Ternana…), sta dunque inscenando una vera e propria fuga verso la vittoria finale.
E dire che nelle aspettative generali, a questo punto del campionato ci saremmo dovuti essere proprio noi al posto della formazione pordenonese !
Con questi chiari di luna immagino la contentezza di Patron Bandecchi dopo il più che notevole sforzo economico che ha dovuto sostenere per allestire questa squadra, ricca al momento solo di "nomi"… Ed anche quella del Presidente Ranucci, che, comunque e in ogni caso, è costretto a metterci sempre la faccia.
A questo punto mi sorge un dubbio: che siano stati consigliati male pure quest' anno come la passata stagione?
E semmai: chi è stato questa volta il cattivo consigliere?
Non certo il "dimissionato" Danilo Pagni, dal momento che mi risulta che il suo operato in sede di calciomercato si sia ridotto al ingaggio di qualche bella promessa (Pobega, Giraudo, Hristov, Callegari e Butic) e, tutt'al più, a quello di un paio di giocatori di esperienza. Dopodiché il buio più totale.
Ma forse sono stato male informato…
Comunque il vecchio direttore sportivo non c'è più e la Ternana l' unica società a non avere il d.s. in tutto il panorama calcistico nazionale dalla serie A fino alla terza categoria.
E già questa è una faccenda che mi suona molto male, perché la Ternana non è certo il Manchester United…
Quanto alle scelte tecniche operate da Gigi De Canio anche in questa occasione, mi sorge più di qualche perplessità.
A parte la quasi totale latitanza di un gioco degno di tale nome e l'ennesimo, inopportuno cambio di modulo, il tecnico materano mi dovrebbe soprattutto spiegare l' anacronistico ingresso di Frediani a tempo praticamente scaduto, quando ci sarebbe stato bisogno già molto tempo prima di sostituire qualche giocatore che ormai purtroppo assomiglia soltanto all'ombra di se stesso.
Quando poi le partite non te le risolve la giocata del singolo (vedi Fermana) o l' episodio (gol iniziale col Gubbio) e ti permetti pure di sbagliare un calcio di rigore, la frittata è bella che fatta!
Per carità, nulla da rimproverare ai ragazzi sotto il profilo dell'impegno. Ma l'impegno spesso non basta.
Ci serve anche qualche cos'altro.
Ci servono schemi convincenti e soprattutto vincenti, tali da mettere in condizione i famosi "nomi" di far valere il meglio del loro repertorio. Sempre che sia rimasto loro qualcosa nel carniere, oltre il palmares e il già citato "nome"…
Tutto da rifare, dunque? È già finito il campionato?
Per carità: lungi da me questa aberrante idiozia! Se secondo Spalletti non è finito quello di serie A (!), figuriamoci se è già finito il nostro…
La strada è ancora molto lunga, c'è ancora tanto tempo e abbiamo anche una partita da recuperare in casa.
Però forse comincia ad essere il caso di cominciare a considerare l'opportunità di prendere provvedimenti importanti.
E per provvedimenti importanti, per non essere frainteso, non penserei all'eventuale sostituzione della guida tecnica (opzione comunque da prendere inevitabilmente in considerazione se le cose dovessero continuare con questo andazzo deludente), ma la necessità di ingaggiare immediatamente un direttore sportivo "con le palle" che si occupi di un mercato di riparazione degno di tanta menzione, fatto di giocatori non tanto di nome, quanto con gli attributi necessari per affrontare e possibilmente vincere un campionato rivelatosi sorprendentemente tosto come quello di serie C !
Perché altrimenti questa non è l'aria per andare in paradiso…
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